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Taglioli: “Ecco perchè il Fratino non nidifica più”

Ad oggi, come è la situazione del Fratino in Abruzzo …

Ad oggi abbiamo ventisette nidi su sutta la costa. Per ora un risultato con trend negativo rispetto al passato, anche se non disatroso (ma dobbiamo aspettare la fine della stagione di nidificazione per dare giudizi approfonditi) e sul quale pesa fortemente l’assenza di nidi sulla costa del vastese, da Casalbordino a San Salvo. In più di 30 anni di osservazioni sulla costa vastese non abbiamo mai constatato una cosa del genere. Qui è veramente preoccupante se si considera anche che i Fratini che passano l’inverno fra Vasto Marina e San Salvo Marina sono molto numerosi (circa 30 individui) e ciò pone ulteriori domande su queste mancate nidificazioni.

Le cause …

Di questo si parlerà a fine stagione in un’apposito incontro regionale del WWF e dei gruppi che operano localmente come il GFV Gruppo Fratino Vasto. Limitatamente al vastese possiamo dire che diverse sono le situazioni. A Casalbordino Lido la presenza storica era già molto ridotta e il maggiore afflusso di cittadini e turisti in zona ed alcuni interventi di cosiddetta pulizia della spiaggia, non propriamente idonei dal punto di vista naturalistico,  hanno ulteriormente complicato le cose. A Punta Aderci il Fratino non nidifica più da anni, anche se Punta Penna, ovunque, era conosciuta come la spiaggia del Fratino al punto che questo piccolo uccello era ed è il simbolo di questa magnifica Riserva. Qui le cause sono in parte naturali per l’avanzata della duna, protetta dalla Riserva, che ha sottratto ambiente idoneo alla nidificazione al Fratino, pur donando alla spiaggia di Punta Penna quel prezioso e bellissimo ambiente dunale. Oggi, però, a mio parere, l’ambiente è tornato idoneo alla nidificazione e, anzi, con l’estensione della spiaggia, vi è  ancora più spazio per il Fratino rispetto al passato. Ad oggi il problema principale è l’impatto antropico, non più sostenibile con questi numeri per Punta Penna, e anche il disturbo arrecato in primavera dai cani lasciati liberi. Occorrerebbe intervenire, esempio, con una dopia recinzione provvisoria da Marzo a Giugno (come fatto una volta dal GFV in collaborazione con la Riserva) e poi sperare in bene,  perchè è difficile comunque il ritorno del Fratino in luoghi dai quali si è allontanato da tempo. Sarebbe opportino anche che il personale della riserva fosse affiancato in questo dalle associazioni ambientaliste che, impegnate come sono su tanti fronti, forse hanno tralasciato iin qualche caso la difesa della biodiversità. E’ un problema che va affrontato in tutte le aree protette della costa teatina che dobrebberro essere la colonna portante naturalistica del Parco Nazionale, se mai verrà a questo punto.

Qual ruolo dovrebbero avere le associazioni ambientaliste di preciso, a parte la difesa della biodiversità, a Punta Aderci, come in altre Riserve …

Dovrebbero fare da filtro fra Amministrazione e personale della Riserva, a Punta Aderci soprattutto. Supportare il gravoso impegno del personale mediando fra le giuste esigenze turistiche e le sacrosante e primarie esigenze di conservazione e tutela della biodiversità. Altrimenti il personale della Riserva è solo sul fronte, come si dice,  e non è facile per niente mediare su queste due cose se non si hanno le spalle coperte. Anche qui mi pare un ruolo dimenticato in molti casi

A Vasto Marina le cose dovrebberro andare meglio con la nuova gestione che opera ormai da più di una anno …

A Vasto Marina e nella Riserva Marina di Vasto l’assenza di nidi, per me, è dovuta principalmente al vandalismo sui nidi iniziati negli anni precedenti. Se le coppie, abitudinarie per i siti di nidificazione, falliscono la cova anno dopo anno per cause come il vandalismo , semplicemente i Fratini cercano altri luoghi. Il discorso è più complesso  e articolato, ma per chiarezza semplifico volutamente e senza scendere in tecnicismi. Ricordo che negli anni recenti siamo passati da 19 nidi del 2014 (anno record), a 11 nel 2015 (nella media), a cinque nel 2016 (calo preoccupante) a “zero” in questa stagione, salvo nidificazioni dell’ultima ora. Con la gestione della Riserva Marina di Vasto da oltre un anno non è cambiato molto e il carico resta totalemente, per ora, a carico dei volontari del GFV e della Guardie ambientali, come pure sul Biotopo di San Salvo Marina, inteso per questo  come spiaggia e non il Giardino Botanico : speriamo in meglio per il futuro. A San Salvo Marina stessa situazione come a Vasto Marina con l’aggravante, forse, di vandalismo su un paio di nidi primi ancora che noi del GFV ci accorgessino della uova presenti. Non possiamo confermaro, ma dagli indizi pare così. Per le pulizie meccaniche dell’arenile quest’anno si era iniziato bene, ma poi le cose sono tornate quasi come al solito. Di positivo la collaborazione su molte questioni con le Amministrazioni di Vasto e San Salvo e con alcuni operatori turistici, cosa che che ha permesso anche di fare recinzioni “preventive” con tanto di cartelli che, al di là dei risultati per i nidi, hanno un importante ruolo di informazione e di educazione ambientale, la numerosa popolazione svernante nel vastese (circa 30 individui, come già scritto, fra Vasto Marina e San Salvo Marina) e l’aumento di volontari del GFV. Quest’ultimo Sembra un paradosso in una stagione difficile per il Fratino, ma, fortunatamente,  è così.

Qualcuno dirà che non è una grave perdita questa del Fratino …

In tempi come questi, con guerre, carestie, crisi economiche, migranti usati come merce di scambio, ambiente e cultura sono i primi a pagarne le conseguenze. Spero però che tutti si rendano conto che ci stanno  rubando un pezzo di futuro alla volta,  e quando ne avremo contezza al disastro ambientale sociale ed economico non si potrà più porre rimedio.  Una spiaggia dove il Fratino, abitatore di questi luoghi da sempre, non vola e nidifica più è una spiaggia in agonia , sterlizzatata come un lago acidificato, trasparente, ma morto. il Fratino ha contribuito in modo determimante alla nascita delle due Riserve di Vasto e allora ascoltiamolo, se così mi è consentito dire. Questo è il segnale che ci lancia il Fratino che scompare dalle nostre spiagge : attenti, Vi stanno rubando un altro pezzo del vostro futuro! Sta a noi raccogliere o meno questo segnale.

 

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