Secondo il sindaco di Vasto Francesco Menna, al quale fa evidentemente difetto il dono del dubbio, l’ospedale sta benissimo, ad onta dei soliti detrattori, ed è stato anzi potenziato di attrezzature e di servizi. L’affermazione, resa urbi ed orbi sulle pagine del Centro di qualche giorno fa, è sbalorditiva e destinata a sostituire il proverbiale tout va très ben, madame la marquise ( tutto va molto bene, signora marchesa) con il più moderno e democratico tout va très bien, monsieur le maire (tutto va molto bene, signor sindaco).
Il cosiddetto primo cittadino vastese fa così proprie in una volta sola la sfrontatezza di Renzi, che arrivava a negare persino l’evidenza cercando di coglionare il prossimo, e la superbia del suo ex datore di lavoro, l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, il quale si è di recente fatto vanto di pronunciare queste precise parole: “io non andrò all’incontro col ministro della sanità dei 5stelle”. Come per dire che lui, il pretino di Tollo, non riconosce nessuna legittimazione a ministri che non siano espressione del Pd.
Se non fosse cosi ostinatamente accecato dall’ossequio acritico nei confronti dei vertici del suo partito ed orientato invece a fare l’interesse della sua gente come un sindaco dovrebbe fare, Francesco Menna avrebbe dovuto e dovrebbe invece denunciare il livello di altissimo degrado in cui è stato ridotto l’ospedale e dare la sveglia, se non addirittura uno schiaffo (in senso metaforico, s’intende) ai vertici della Asl e della Sanita abruzzese.
Avrebbe dovuto e dovrebbe chiedersi perchè si è costituito spontaneamente un Comitato per la tutela del San Pio; perchè un gruppo di medici, che oltretutto non prestano più servizio tra quelle mura, si è mobilitato in questa stessa direzione e prestare soprattutto attenzione alle segnalazioni dei sindacati ed ai malumori degli addetti, dei pazienti e di chiunque abbia avuto modo di varcare, spesso suo malgrado, la soglia di questo nostro presidio sanitario.
Avrebbe dovuto e dovrebbe fare proprie le ragioni che hanno mosso tanta gente al dissenso per poterle così rappresentare responsabilmente all’indifferente ed immarcescibile direttore generale della Asl, Pasquale Flacco, ed a chiunque ai vari livelli ha potere di intervenire.
Avrebbe dovuto e dovrebbe incazzarsi, esattamente come s’incazzano i suoi concittadini, alla notizia che proprio oggi s’inaugura a Lanciano la nuova Chirurgia mentre a Vasto gli interventi in sala operatoria diminuiscono considerevolmente e tutti i reparti più importanti, quelli che giustificano l’esistenza stessa di un ospedale come Pronto Soccorso, Cardiologia, Radiologia, Gastroenterologia, la stessa Urologia, sono in uno stato di grave e forse irreversibile collasso determinato dalla carenza di personale medico ed ausiliario, dalla arretratezza delle attrezzature di diagnosi e cura e dalla inadeguatezza dei locali.
Avrebbe dovuto e dovrebbe denunciare chi s’è per tanto tempo smaccatamente fatto beffa dei vastesi promettendo l’emodinamica e poi non dandogliela; la nuova Tac e poi non attivandola o la lungodegenza, ridimensionata a soli ridicoli otto posti letto dopo tanto schiamazzo propagandistico.
Avrebbe dovuto e dovrebbe, il “bravo ragazzo” che abbiamo la sventura di avere come sindaco, ma l’uso del verbo coniugato al condizionale è quanto mai significativo della considerazione che ormai abbiamo di lui. Purtroppo.
Il Comitato per la difesa dell’Ospedale del Vastese