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Villa confiscata ai rom, ora c’è il rischio di perderla

Potrebbe rientrare in possesso dei proprietari la villa rom di via dei Bontempi, all’Incoronata, confiscata nel 2010 e nella piena disponibilità del Comune dal 2012. Mentre l’amministrazione è ancora alle prese con la futura destinazione dell’immobile, che all’inizio doveva essere adibito a Casa Famiglia per minori, la battaglia legale ingaggiata a suo tempo dagli originari proprietari entra nella fase cruciale.

E’ in programma a settembre, presso la Corte d’Appello dell’Aquila, l’udienza decisiva sulle sorti dell’elegante abitazione del valore di un milione e 200mila euro assegnata al Comune dalla Agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati.

I giudici del capoluogo abruzzese devono infatti pronunciarsi sul ricorso presentato dagli avvocati Fiorenzo Cieri e Giovanni Cerella, che rappresentano i figli della coppia rom a cui è stato sequestrato l’immobile ritenuto frutto di attività illecite. Tesi che i legali contestano sul presupposto che la villa è stata donata nel 2002 dai nonni materni ai figli della coppia rom, cioè otto anni prima che venisse compiuto il reato contestato. Se il ricorso dovesse essere accolto la confisca verrebbe annullata. Nel frattempo l’amministrazione comunale pensa a come utilizzare l’immobile. Scartata l’ipotesi del Centro di accoglienza per minori,  dopo due gare andate deserte per mancanza di offerte, era stata ipotizzata una diversa destinazione. Cioè trasformare la villa in “Casa della musica”, facendola diventare sede di cori, bande e associazioni musicali. Sembrava che la decisione fosse stata presa.

Invece nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, rispondendo ad una interrogazione presentata da Davide D’Alessandro, Francesco Prospero e Alessandra Cappa, il sindaco Francesco Menna ha lasciato intravedere l’ipotesi che la villa venga utilizzata per altre finalità sociali.

“Tempo fa la Regione, nel corso di una riunione con l’assessore alle politiche sociali Lina Marchesani, ha espresso la necessità di avere a disposizione un immobile per consentire la realizzazione del progetto “Dopo di noi”, spiega il primo cittadino, “si tratta di una iniziativa per persone con disabilità grave che vede il comune di Vasto capofila e per la quale è prevista la partecipazione ad un bando che scade a fine mese”.

Nella loro interrogazione i tre consiglieri della Lega chiedevano se fosse intenzione del Comune “distaccarvi e insediarvi alcuni uffici della polizia municipale, in modo da fornire utili servizi alla zona del quartiere Incoronata, in costante crescita abitativa”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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