Operazione Adriatico. Cominciata all’Aquila la discussione per i 18 imputati che hanno chiesto, il rito abbreviato. Tra loro anche Lorenzo Cozzolino, il collaboratore di giustizia le cui dichiarazioni hanno dato vita al processo e la moglie Italia Belsole. Ma è stata proprio l’attendibilità delle dichiaraziioni di Cozzolino e della moglie ( che si sarebbero parlati prima delle rivelazioni) ad essere contestata ieri dagli avvocati Cenzano, Cerella, Giacomucci, Tascione e Berarducci e Cieri.
Altri avvocati faranno la loro arringa il 17 ottobre e a seguire dovrebbe esserci la sentenza. Ai 62 imputati del filone principale in attesa del processo di terzo grado in Cassazione, per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga, la Corte d’appello ha annullato l’associazione mafiosa. Ovviamente la sentenza della Corte d’Appello avrà il suo peso anche nel procedimento aquilano.
Cozzolino sarà sentito in videoconferenza da una località segreta e sotto protezione. Il pentito ha più volte ribadito, la sua versione del presunto patto con i rom per la gestione del traffico di stupefacenti dalla Campania all’Abruzzo, autoaccusandosi anche dell’omicidio del suocero. Con Cozzolino compaiono in veste di imputati, la moglie, Italia Belsole, la figlia Giovanna, e alcuni personaggi chiave delle sue rivelazioni, Carmine e Ferdinando Bevilacqua, l’argentino German Ochsyadt, Lucia Suchella, più figure minori.
Paola Calvano (il centro)