Torna davanti ai giudici la vertenza Cotir. La Regione nonostante la sentenza del tribunale di Vasto che impone all’ente il riconoscimento a 14 dipendenti assunti dopo un concorso lo status di dipendenti pubblici, non ha fatto nulla. L’avvocato Carmine Di Risio si è appellato nuovamente ai giudici e oggi in aula il Tribunale stabilirà il da farsi.
L’inverno scorso i giudici in composizione collegiale: Anna Rosa Capuozzo, Stefania Izzi, e Prisca Picalarga, accogliendo le rimostranze di 14 lavoratori che avevano intentato una causa di lavoro contro la Regione invocando il riconoscimento giuridico della qualifica di “dipendenti pubblici”, invitò il governo regionale ad attivare tutte le procedure previste.
I ricorrenti sono 14: Marilena Di Tullio, Elvio Nicolino Di Paolo, Armando Mammarella, Andrea Civitarese, Roberta Ruggiero, Sandra Mariani, Donato Antonio Civitella, Daniela Scardapane, Mario D’Ercole, Giovanni Fecondo, Laura De Francesco, Giovanni Ghianni, Tonino Di Paolo, Simona Velletri.
I 14 tecnici grazie alla sentenza avrebbero dovuto ottenere la ricollocazione in un ente pubblico. Anche gli altri 13 dipendenti hanno maturato dei diritti che vanno rispettati.
Gli avvocati Carmine Di Risio, Fabrizio Proietti, Luigi Cerchione, Olivia Mammarella Tosè, dopo aver prodotto le notifiche fatte al Dipartimento della funzione pubblica, nel corso dell’ultima udienza hanno rimarcato l’assurdità della vicenda. I lavoratori del Cotir aspettano da 35 mesi lo stipendio.
Paola Calvano (Il Centro)