Operazione Esmeralda. Annunciata per oggi la sentenza per i 27 imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti. Ieri mattina i difensori hanno ultimato la discussione. Il pm ha chiesto l’assoluzione per 24 dei 27 imputati , negando l’associazione a delinquere. Solo tre le richieste di condanna della pubblica accusa e riguardano altrettante donne : 9 anni per Anna Bevilacqua, un anno per Lucia Sauchella e un anno per Maria Bevilacqua. L’attesa in città è tanta.
L’operazione “Esmeralda” iniziò nel 2011 con 38 indagati, 26 ordinanze di custodia cautelare, 18 arresti in flagranza di reato, 2 ricercati, 20 chili di droga, 1 milione di euro di affari, 250 carabinieri coinvolti, 18 mesi di indagine, 1 villa milionaria confiscata e il sequestro di 2 libri mastri fitti di nomi e cifre su un presunto traffico di stupefacenti che all’epoca, superava il milione di euro. I capi dell’organizzazione, secondo i carabinieri, si rifornivano di cocaina ed eroina direttamente dalla rotta balcanica passando dall’Albania e arrivando a Vasto. “Esmeralda”, era stata descritta all’epoca dagli investigatori come una rete al femminile. Le donne rom erano ai vertici delle piazze, dettavano i tempi, ordinavano le modalità d’azione, guidavano i corrieri. L’importante operazione, partì da quanto trovato appuntato e decriptato dai libri mastri scoperti nella villa dei coniugi Bevilacqua alla periferia di Vasto. Secondo i carabinieri,una vera e propria associazione a delinquere. La maxi operazione antidroga, vide impegnati il pm Antonietta Picardi e il gip aquilano Marco Billi.
Lunghissimo l’elenco dei testimoni sfilati in questi anni. Il tribunale collegiale formato dal presidente Bruno Giangiacomo e giudici a latere Michelina Iannetta e Stefania Izzi, ha ascoltato i testimoni della Procura e poi quelli della difesa. ll processo ha portato a Vasto dalla Sicilia anche i militari dei corpi speciali investigativi . A difendere gli imputati per i quali è stata chiesta l’assoluzione sono gli avvocati Raffaele Giacomucci, Antonello Cerella, Massimiliano Baccalà.
Paola Calvano (il centro)