Casalbordino recupera la spiaggia erosa dalle mareggiate, ma i turisti non se ne accorgono, o quasi. Per non compromettere la stagione balneare infatti i lavori di ripascimento iniziati lo scorso week end vengono fatti dalle 18 alle 6. Dal tramonto all’alba. La decisione è stata presa dal Comune in accordo con la ditta. La nave con il carico di sabbia è da due giorni al largo della costa. Al tramonto si avvicina e riempie le tre vasche del demanio interessate dall’intervento. In totale saranno versati 8mila metri cubi di rena, che faranno rifiorire 15 metri di arenile. I lavori di ripascimento della costa casalese dovrebbero terminare giovedi.
L’intervento è stato finanziato dalla Regione con 90mila euro. I lavori sono stati affidati a base d’asta a 11 euro al metro cubo con un ribasso del 31% (lo scorso anno erano costati di 385mila euro). La sabbia, in parte proviene dal dragaggio dei fondali del porto di Punta Penna. “Nonostante i tempi della burocrazia siamo soddisfatti”, dice Alfredo Di Rito, vice presidente regionale della sib-confcommercio che lo scorso 8 giugno aveva incontrato il vice presidente della giunta, Giovanni Lolli sollecitando un’accelerazione dell’intervento. Un lotto è già ultimato, il secondo è quasi concluso e l’ultimo (tempo permettendo) sarà concluso giovedi.
“Lavorando di notte”, dice il sindaco Filippo Marinucci “gli stabilimenti balneari aprono regolarmente gli ombrelloni e i bagnanti durante il giorno possono prendere il sole e bagnarsi tranquillamente. “Questo comunque è l’ultimo ripascimento. È un palliativo che non risolve il problema dell’erosione. Servono opere a mare come quelle realizzate a Torino di Sangro. È necessario alzare le barriere di scogli, altrimenti è come buttare soldi fra le onde”, conclude il primo cittadino. (p.c.)