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Ospedale di Vasto all’asciutto, la colpa è di poca acqua e dei condizionatori

Non sarebbe stata solo la sospensione idrica a provocare danni alle autoclavi e il prosciugamento dei serbatoi dell’ospedale San Pio ma anche e soprattutto problemi agli impianti dell’aria condizionata. E’ quanto venuto fuori da accertamenti eseguiti nella struttura per evitare che in futuro il nosocomio resti nuovamente all’asciutto. Purtroppo il problema non è stato individuato subito, nè è stato controllato il livello delle vasche che raccolgono le riserve. Sasi e Asl sono corse comunque subito ai ripari.
“Oggi(ieri) non c’è stata alcuna interruzione idrica, ma il deflusso è stato continuo”, fanno sapere il presidente e il vice presidente della Sasi,Gianfranco Basterebbe e Paola Tosti.” In questo modo il San Pio potrà recuperare le provviste. Inoltre abbiamo incaricato un tecnico, Donatello Di Prinzio , di tenere sotto controllo impianti e vasche segnalando subito eventuali problemi”.
Anche la Asl terrà i serbatoi sotto controllo. Sul blachout idrico ieri è intervenuto il consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi. In un’interpellanza depositata ieri mattina in Regione, Smargiassi domanda alla giunta come sia possibile creare un’emergenza del genere in un ospedale come il San Pio nella stagione calda. Secondo quanto affermato dalla Direzione Sanitaria, la scarsa pressione d’acqua ( provocata nche dai condiziontori) avrebbe mandato in blocco le autoclavi, causando l’emergenza che avrebbe generato l’interruzione delle attività nelle sale operatorie, dialisi e laboratorio analisi.
“Il blocco delle autoclavi rappresenta un grave fenomeno”, dice Smargiassi. “Anche le vasche in dotazione, le cosiddette riserve, dovrebbero garantire, a quanto appreso, una situazione di normalità almeno per i tre giorni successivi all’interruzione della fornitura idrica. A che data risalgono le verifiche effettuate sul corretto funzionamento delle vasche di riserva?”.
Questo e altri particolari saranno verificati nel corso della perizia tecnica. L’impianto dell’area condizionata sarà controllato tutto il giorno. Il personale ospedaliero ha comunque fatto fronte all’emergenza come ha potuto e si è rivelato prezioso anche il contributo dei vigili del fuoco che con grosse autopompe hanno rifornito il presidio. La situazione è migliorata sensibilimente nelle ultime 24 ore. Certo i disagi sono stati tanti come il malumore e l’imbarazzo di medici e paramedici addetti e l’angoscia dei pazienti. L’acqua per i servizi ospedalieri è importantissima.
“Mi sento di spezzare una parola a favore di medici e infermieri”, dice un paziente del pronto soccorso. “Anche se con grande difficoltà sono riusciti a garantirci assistenza”.
Paola Calvano (Il Centro)

 

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