” Guai se dovesse venire soppressa la Procura di Vasto”. E’ quanto dichiara il sindaco Francesco Menna commentando l’operazione della ‘ndrangheta sul narcotraffico che ha coinvolto anche Vasto. A Vasto c’è uno dei negozi della catena “Empatia.com “ finita nel mirino della Procura di Catanzaro. Milioni di euro di guadagno ed una tecnica di acquisto e coltivazione della marijuana frutto di una profonda conoscenza criminale gestiti da Emanuele Mancuso, figlio del boss Pantaleone, alias «L’Ingegnere», e dal mese scorso collaboratore di giustizia. Mancuso ,fondatore e stratega di un’organizzazione criminale ramificata sul territorio, avrebbe avuto contatti anche nel Vastese. Mancuso acquistava online semi di canapa indiana attraverso il sito ” Empatia.com ” gestito dalla società “Giardini e Segreti” con sede a Genova e negozi gestiti in diverse regioni e località. Il sito è stato oscurato e i negozi sequestrati. ” Hempatia” in piazza Verdi a Vasto pare sia uno dei locali della catena.
La squadra mobile di Chieti ha disposto il sequestro preventivo del locale. Il gestore non è indagato.
Intanto sono in corso indagini per appurare quali e se ci fossero davvero contatti con Mancuso a Vasto e nel circondario. ” Io devo complimentarmi con la magistratura e la squadra mobile di Chieti”, dice il sindaco Menna. “ Con questa vicenda, per la terza volta , il nome della ‘ndrangheta viene fatto nel Vastese. E’ la dimostrazione che bisogna alzare la guardia e difendere chi difende la legalità : procura e tribunale. Insieme al collega di Lanciano, Mario Pupillo, chiedo al Governo di recepire l’accordo storico fatto da Vasto e Lanciano per salvare i nostri presidi di giustizia. E’ anche necessario”, aggiunge il sindaco ” rafforzare gli organici delle forze dell’ordine. Non solo in estate ma tutto l’anno”, afferma Francesco Menna.
Intanto la squadra mobile teatina e gli uomini del commissariato di Vasto proseguono le indagini sulla vicenda nel massimo riserbo.
Paola Calvano (il centro)