Il futuro è la riqualificazione dell’area grazie alla pista ciclopedonale, il cui cantiere è stato allestito quattro mesi fa. Il presente è racchiuso in due parole: degrado e abbandono. In attesa che il progetto della Via Verde diventi realtà, l’ex stazione ferroviaria di piazza Fiume offre una pagina di sporcizia e di incuria che non depone certo a favore dell’immagine turistica della località.
Completamente al buio nelle ore serali – circostanza che nel corso degli anni è stata a più riprese oggetto di proteste da parte degli operatori turistici – la zona che in estate si trasforma in bivacco per ambulanti extra-comunitari, è costellata di micro-discariche abusive, disseminate soprattutto lungo il tratto più a nord, inaccessibile alla auto a causa del cantiere della Provincia, ma non ai soliti incivili che buttano rifiuti dappertutto. Una decina di esercenti di Vasto Marina ha avviato una raccolta di firme per chiedere i necessari interventi di bonifica dell’area, una iniziativa che fa il paio con quella promossa nei mesi scorsi dal Consorzio Vivere Vasto Marina. Il sodalizio presieduto da Massimo Di Lorenzo, con una lettera sottoscritta da cinquanta consorziati, aveva segnalato a suo tempo una serie di criticità esistenti nel quartiere rivierasco, inserendo nell’elenco delle cose che non vanno anche la ex stazione ferroviaria di piazza Fiume, dove si sono drasticamente ridotti i posti auto.
Un “sacrificio” che residenti ed operatori turistici avrebbero tollerato di buon grado se in concomitanza con l’allestimento del cantiere fossero iniziati i lavori della Via Verde che, stando alle notizie provenienti dagli uffici tecnici della Provincia, prenderanno il via a settembre. A questo punto sono in tanti a chiedersi che bisogno c’era di transennare l’area quattro mesi prima e se non sarebbe stato più opportuno aspettare la fine dell’estate. Il risultato è che mancano all’appello un centinaio di posti auto, in parte recuperati con la riapertura del cancello nella parte sud dell’area di risulta collegata alla Statale 16. Senza considerare il caos che và in scena nei giorni di maggior afflusso turistico, quando centinaia di veicoli rischiano di rimanere imbottigliati nel parcheggio, come è già successo in occasione di alcuni eventi di grande richiamo. I residenti della Marina non osano neanche pensare cosa potrebbe succedere il giorno di Ferragosto.
Quello che maggiormente preoccupa, in ogni caso, è il degrado dell’ex stazione ferroviaria.
“Stiamo preparando delle iniziative di protesta”, si lascia scappare Massimo Di Lorenzo, presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina che, però, non vuole anticipare cosa bolle in pentola. Ma non fa mistero del malcontento generalizzato sulle condizioni in cui versa la riviera nonostante alcuni interventi di manutenzione e qualche rattoppo sul lungomare. Nel mirino degli operatori finisce anche l’isola pedonale istituita sabato scorso nel cuore della riviera. Per il Consorzio sarebbe dovuta entrare in vigore il 4 agosto, limitando il provvedimento nei periodi immediatamente precedenti solo nel fine settimana.
Anna Bontempo (Il Centro)