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Vasto, due concerti in pochi metri, è lite in centro

Il concerto di Fabrizio Poggi & Chiken Mambo viene interrotto per mezz’ora perché a pochi metri di distanza si sta esibendo un altro artista, Stefano Bollani. E’ successo l’altra sera in via Adriatica davanti agli occhi increduli di centinaia di spettatori, molti dei quali non hanno gradito affatto l’interruzione annunciata al microfono da un funzionario del Comune. Il pubblico ha iniziato a rumoreggiare infastidito, mentre gli organizzatori  cercavano di correre ai ripari. Un fuori programma che si sarebbe potuto evitare se a monte ci fosse stata una più oculata pianificazione degli eventi. Sabato sera i due concerti, entrambi di grande richiamo, si sono sovrapposti, fino a dar vita ad una sorta di sfida sonora.

Mentre in piazza del Popolo si esibiva il musicista Stefano Bollani nell’ambito della rassegna “Musiche in cortile”, a 300 metri di distanza, in via Adriatica andava in scena il concerto di Fabrizio Poggi. Il primo evento, organizzato da privati, era a pagamento, il secondo promosso dall’associazione culturale Il Cineocchio, era gratuito.

“Per evitare problemi mi ero incontrato nel pomeriggio con Bollani e avevamo concordato che avrebbe iniziato il suo concerto alle 21.30, mentre io avrei fatto ritardare di mezz’ora l’esibizione in via Adriatica”, racconta Ivo Menna, presidente dell’associazione Il Cineocchio, “purtroppo gli accordi non sono stati rispettati. Io stesso ho dovuto subire sferzanti critiche da parte del pubblico che non ha gradito il ritardo che stava accompagnando l’esibizione di Poggi. Quando il funzionario del Comune si è avvicinato agli artisti per annunciare al microfono che era necessaria una interruzione di mezz’ora io ero in piazza Del Popolo per verificare di persona che i suoni provenienti da via Adriatica non fossero di disturbo alla esibizione di Bollani e viceversa. Ma il fatto veramente grave”, continua Menna, “è che gli assessori erano tutti al concerto di Bollani, organizzato da un privato, dimenticando che la rassegna di via Adriatica, giunta quest’anno alla decima edizione, è un evento del Comune che alla associazione da me presieduta ha affidato l’incarico di organizzare sette eventi in cambio di un contributo di 10mila euro. Dopo quello che è successo sto riflettendo sul da farsi”.

Chi era presente in via Adriatica ha visto gli spettatori lanciare chiari segnali di nervosismo.  Non sono mancati commenti infastiditi. Neanche gli artisti  hanno gradito l’intervento del funzionario del Comune. Lo stesso Poggi,  dopo l’interruzione, si è lasciato scappare una frase del tipo “Nemmeno al Madison Square Garden mi hanno mai spento il microfono. Sai le risate quando lo racconterò all’estero!”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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