A seguito di episodi di violenza di gruppo avvenuti nell’ambito di contesti minorili, ed in particolare a seguito dell’arresto operato lo scorso 4 giugno a carico di due ragazzi minorenni ritenuti responsabili a vario titolo di violenza sessuale di gruppo, pornografia minorile ed altro i militari della Compagnia di Vasto hanno proseguito le investigazioni per fare piena luce ed individuare precise responsabilità di eventuali altri correi.
L’attività investigativa svolta sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica de L’Aquila Dott. Roberto Polella ha consentito di documentare ulteriori episodi di violenza sessuale di gruppo che hanno visto come protagonisti altri quattro ragazzi minorenni.
L’ipotesi accusatoria formulata dall’Autorità Giudiziaria Minorile si fonda su: dichiarazioni della parte offesa, chiamate in correità, riscontri oggettivi su presenza di files su dispositivi cellulari. II GIP procedente Dott.ssa Cecilia Angrisano nel condividere integralmente Ia ricostruzione eseguita dai Carabinieri e le conseguenti contestazioni giuridiche formulate dall’Ufficio inquirente minorile, ha ritenuto sussistere le esigenze cautelari preventive in relazione al pericolo della reiterazione dei reati e quelle investigative in relazione al potenziale inquinamento probatorio.
Gli episodi in contestazione si riferiscono ad un biennio fino al mese di maggio 2018, epoca in cui la giovane parte offesa ha avuto il coraggio di denunciare alle autorità preposte i suoi aguzzini. Ai quattro giovani tutti incensurati vengono contestati i reati di violenza sessuale di gruppo continuata e aggravata dalla minore età della parte offesa, privata e pornografia minorile.
I quattro giovani, rintracciati nel pomeriggio di ieri 8 agosto 2018 dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di permanenza in casa con divieto di comunicare con persone diverse da quelle coabitanti per Ia durata di 30 giorni, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che sarà effettuato nei prossimi giorni.