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L’Arci di Vasto: “Scarico di merci nel cementificio”

Carico e scarico, deposito di manufatti e di altro materiale di ignota destinazione. Non è passata inosservata la presenza di gru ed altri mezzi all’interno dello stabilimento della ex Secoflex, la cui proprietà sembra essere stata trasferita alla Escal, la società di Foggia che ha chiesto le autoizzazioni per avviare la produzione a freddo di leganti idraulici (cemento) in un capannone sito nella fascia di protezione esterna della riserva di Punta Aderci, scatenando una massiccia mobilitazione.

La procedura non è ancora stata definita: Wwf e Legambiente hanno presentato ricorso al Tar che ha rinviato la decisione nel merito a dopo l’estate, non senza aver acquisito l’impegno della Escal a non andare avanti nel procedimento. Bisognerà attendere qualche mese per sapere se verrà accolto il ricorso presentato dalle due associazioni ambientaliste contro ilparere favorevole del dirigente del Comune alla valutazione di incidenza ambientale, ma nel frattempo fa rumore l’attività di movimentazione.

L’Arci chiede alle autorità preposte di verificare cosa stia succedendo nell’area industriale di Punta Penna. Lo fa con una nota inviata al sindaco Francesco Menna, all’assessore alle politiche ambientali Paola Cianci, alla polizia municipale, all’Arta e all’Arap. “Diversi cittadini ci hanno segnalato una importante movimentazione di mezzi in giorni e in orari anomali”, spiega Nicola Salvatorelli, responsabile dell’associazione, “la semplice osservazione delle strade della zona industriale, che ovviamente può limitarsi solo ai piazzali esterni, evidenzia il deposito di manufatti metallici, che appaiono vetusti, ed altro materiale di ignota destinazione d’uso. Sembra che diversi mezzi hanno trasportato altre strutture all’interno del capannone. Inoltre, come riferito da cittadini, la movimentazione è anche avvenuta in giornate festive e in orari centrali della giornata che, stante la stagione, mal si prestano a lavori di scarico merci. Considerato che le problematiche connesse con la paventata ipotesi di realizzazione del cementificio non hanno ancora trovato definizione procedimentale, si ritiene utile informare le autorità preposte per le verifiche di competenza”, conlude Salvatorelli.

Anna Bontempo (Il Centro)

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