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Ecoballe, a Punta Penna non c’è il capannone

La Ecoexport srl, la società di Gavardo (Brescia) che ha presentato un progetto per lo stoccaggio temporaneo di combustibile prodotto da rifiuti solidi non pericolosi (Ecoballe), non risulta assegnataria di immobili nella zona industriale di Punta Penna, né autorizzata all’esercizio dell’attività in questione.

E’ scritto nero su bianco in una lettera che l’Arap ha inviato al Comune lo scorso 7 maggio e di cui alcune associazioni cittadine sono venute in possesso tramite un accesso agli atti. La scoperta ha spinto Arci e Italia Nostra, tramite i rispettivi responsabili Nicola Salvatorelli e Davide Aquilano, a chiedere al sindaco di Vasto, Francesco Menna e all’assessore all’ambiente, Paola Cianci di interrompere la procedura di Vinca (valutazione di incidenza ambientale) avviata dal Comune, riservandosi “di produrre eventuali osservazioni entro la scadenza fissata nel caso in cui la procedura non venisse sospesa”.

La questione non è affatto peregrina. Dell’affitto di un capannone già esistente nella zona industriale di Punta Penna, un un’area sottoposta a vincolo idrogeologico e vicino all’omonimo Sic (sito di interesse comunitario), si parla nella documentazione prodotta dalla ditta che ha intenzione di stoccare le Ecoballe, in attesa dell’imbarco, all’interno dello stabilimento per un totale annuo autorizzato di 45.000 tonnellate (125 tonnellate al giorno con 4,6 convogli).

Tra gli atti in pubblicazione c’è anche una scheda tecnica nella quale si fa riferimento ad un “capannone prefabbricato in cemento armato precompresso per una superficie complessiva di 10.310 metri quadri”.

Tutto questo però non risulta all’Arap e la cosa è alquanto singolare.
“Il 3 agosto il direttore generale dell’Azienda regionale per le attività produttive, Antonio Sutti ci ha comunicato per iscritto che non risultavano pervenute richieste di assegnazione di aree da parte della società bresciana”, sottolineano Salvatorelli e Aquilano, che vogliono vederci chiaro.

Nel frattempo il dirigente della sezione urbanistica comunale, Stefano Monteferrante ha prorogato di ulteriori 15 giorni il termine per la presentazione delle osservazioni, che sarebbe dovuto scadere il 13 agosto, ma che per una provvidenziale “svista” degli uffici – che non avevano pubblicato tutta la documentazione – è slittato al 27 agosto.

Anna Bontempo (Il Centro)

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