Morso da una verdesca mentre con gli amici giocava a pochi metri dalla riva. E’ la disavventura capitata il giorno di Ferragosto a L.D., un giovane di 24 anni di Torino di Sangro. Lo squaletto ha azzannato il ragazzo ad un polpaccio e si è allontanato. Ieri il ventiquattrenne di ritorno dal pronto soccorso di Lanciano dove è costretto a farsi medicare ogni giorno ha raccontato l’accaduto. “Il giorno di Ferragosto mi trovavo al mare, in località Le Morge”, racconta il ragazzo. “Poco dopo le 18 mentre con un amico ero in acqua (l’acqua mi arrivava al ginocchio) ho sentito uno strappo al polpaccio e una fitta dolorosa. Ho guardato in mare ed ho visto un grosso pesce con una pinna caudale che si allontanava. Sono uscito dall’acqua ed ho iniziato a perdere molto sangue”.
Subito soccorso il ragazzo è stato trasferito al pronto soccorso di Lanciano. Osservando la ferita i pescatori hanno riconosciuto subito il morso di una verdesca. La diagnosi dei medici è stata di “morso da animale acquatico”. Al ragazzo sono stati applicati 20 sterylstrip. “ Mio figlio”, dice la madre “deve però seguire una cura a base di antibiotici e medicare per 10 giorni la ferita. A lui è andata bene ma se al suo posto ci fosse stato un bambino? E’ per questo che dopo aver opportunamente avvertito il Circomare ho deciso di raccontare la disavventura invitando tutti i bagnanti a fare attenzione”.
In realtà non è la prima volta che una verdesca viene avvistata nell’Adriatico vastese. Cinque anni fa un esemplare venne fotografato e pubblicato da IlCentro. Lo squaletto, un esemplare di oltre 12 chilogrammi, era finito nella rete di Nicola Acquarola, Natalino Del Casale e Antonio Perrotta, tre pescasportivi di Vasto. In quel caso però l’esemplare, lungo un metro e mezzo, era a 14 miglia al largo di Punta Penna. Mai prima d’ora una verdesca era arrivata a pochi metri dalla riva.
Paola Calvano (Il Centro)