I finanziamenti ci sono, il progetto è pronto ma per l’avvio dei lavori bisognerà attendere ancora. giusto il tempo necessario per l’approvazione di una variante al piano regolatore. Il disco verde tarda ad arrivare per l’isola ecologica di località San Leonardo, all’Incoronata, il cui cantiere è fermo da più di cinque anni. Nel frattempo le discariche abusive si moltiplicano e aumentano i rifiuti ingombranti abbandonati sul territorio, perfino lungo le strade periferiche e centrali, dove non è insolito imbattersi anche in divani sistemati sotto le pensiline.
Comportamenti che denotano inciviltà, ma che potrebbero essere contenuti con la presenza di un’ecopiazzola funzionante dove poter conferire vecchi elettrodomestici e mobili inutilizzati. Risale al 16 luglio scorso la notizia sull’erogazione di fondi da parte della giunta regionale nell’ambito del programma di intervento per il finanziamento di 29 centri di raccolta previsti sull’intero territorio abruzzese, fra cui anche quello di Vasto, città di 42mila abitanti che sconta purtroppo forti ritardi da questo punto di vista. I soldi quindi ci sono sia per completare l’opera pubblica (di cui si scorgono per la verità solo due manufatti di cemento), sia per realizzare un Centro per il Riuso, cioè uno spazio attrezzato dove ognuno può consegnare quello che non serve più, ma che può essere utile ad altri, allungando così il ciclo di vita dei beni con innegabili vantaggi per l’economia e l’ambiente.
E allora cosa manca all’appello per poter indire la gara d’appalto e riprendere i lavori fermi ormai da un lustro?
A svelare l’arcano è l’assessore Paola Cianci, che nel corso di un recente incontro del Tavolo sull’ambiente, ha accennato anche all’isola ecologica, sollevando di problemi urbanistici a cui finora il Comune non aveva mai fatto riferimento.
“Dobbiamo attivare la procedura per la variante al piano regolatore”, conferma al Centro la delegata alle politiche ambientali, la quale precisa anche che nel cantiere di località San Leonardo c’è lo spazio sufficiente per allestire sia l’ecopiazzola e sia il Centro per il Riuso, sgombrando quindi il campo a una serie di perplessità espresse sulle dimensioni dell’area interessata alla costruzione dell’isola ecologica.
Intanto la “creatività” degli incivili non ha limiti di sorta. E’ di questi giorni la notizia, immortalata da un cittadino su Facebook, della presenza in via San Rocco di un salotto: un divano a tre posti abbandonato e sistemato sotto una pensilina vecchia ed arrugginita per rendere più comoda l’attesa di chi aspetta l’autobus. Non è infrequente imbattersi in poltrone e divani abbandonati per strada. La presenza di una poltroncina rossa in buone condizioni era stata segnalata nei giorni scorsi anche in via Trieste, una traversa del centralissimo corso Garibaldi.
Anna Bontempo (Il Centro)