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“I privati all’assalto del piano dei rifiuti”

“La presentazione del progetto per una nuova discarica da 480.750 metri cubi costituisce un vero e proprio assalto dei privati al nuovo piano regionale dei rifiuti”. Stazione ornitologica abruzzese (Soa), Nuovo Senso Civico, Peacelink e Rita Atria insorgono contro l’impianto che la Cupello Ambiente (società che gestisce la terza vasca per conto del Civeta), vuole realizzare in contrada Cena a Cupello e che ora si trova in Regione nella fase della valutazione di impatto ambientale. Le associazioni hanno depositato entro il termine di scadenza durissime osservazioni con le quali, oltre agli aspetti collegati alla pianificazione regionale sui rifiuti, evidenziano l’incompatibilità urbanistica dell’impianto: la quarta discarica verrebbe infatti costruita in “area vincolata ai fini dell’assorbimento dell’impatto ambientale della discarica attuale”.

Si aggiungono questioni non secondarie come quelle relative alla tutela dell’ambiente idrico, in particolare del torrente Cena, già oggi classificato dall’Arta in stato ambientale “cattivo”,  oppure quelle concernenti le pesanti emissioni in atmosfera di sostanze anche molto pericolose come l’idrogeno solforato. La discarica fungerebbe anche da bio-reattore per la produzione di metano attraverso l’utilizzo di fanghi degli impianti di depurazione. Le opere di mitigazione, inoltre, secondo i sodalizi, appaiono solo come promesse generiche senza alcuna base concreta.

“A Cupello  esistono già le 3 vasche del Consorzio intercomunale Civeta di cui due esaurite e la terza attualmente in fase di uso”, ricordano le associazioni, “la gestione di quest’ultima è stata affidata con gara ad un privato, Cupello Ambiente, che ora si vuole mettere completamente in proprio realizzando, in un terreno limitrofo all’attuale polo impiantistico, una quarta vasca di enormi dimensioni pronta ad accogliere ulteriori rifiuti. È interessante notare che l’impianto attuale, sulla carta pubblico, sta esaurendo velocemente la sua capienza anche perché il gestore importa rifiuti da fuori regione. Vorremmo capire quali sono gli interessi che si stanno perseguendo prioritariamente con questo tipo di approccio; all’orizzonte, però, appare una totale privatizzazione dello smaltimento”.

Le associazioni chiedono alla Regione di bocciare il progetto “anche perché in caso contrario si arriverebbe al paradosso di bocciare di fatto il suo stesso piano rifiuti”.     

Anna Bontempo (Il Centro)

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