Hanno un diametro compreso tra 330 micrometri e 5 millimetri e possono essere accumulate nel corpo e nei tessuti di molti organismi, a danno degli habitat marini ed acquatici. Sono le microplastiche, minuscole particelle che inquinano i mari e gli oceani e che una volta ingerite arrivano addirittura a modificare la catena alimentare.
Della loro pericolosità per la salute dell’uomo e per l’ambiente marino si parla oggi nel corso della giornata di sensibilizzazione “plastic free” organizzata da Comune di Vasto, Riserva regionale di Punta Aderci, Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, Centro Studi Cetacei e Arta Abruzzo. L’occasione è il quarto anniversario dello spiaggiamento di sette capodogli, che nel 2014 si sono arenati sulla spiaggetta di Punta Penna dando vita ad una coraggiosa e grande mobilitazione, grazie alla quale quattro esemplari riuscirono a riprendere il largo.
Era il 12 settembre 2014. A distanza di quattro anni l’evento sarà al centro di una serie di iniziative. Si comincia alle 10.30 con una conferenza stampa presso l’Infopoint della spiaggia, nel corso della quale i tecnici Arta illustreranno i risultati delle attività di campionamento delle microplastiche svolte lungo il litorale abruzzese nell’ambito dei programmi europei di monitoraggio per la Strategia Marina.
All’incontro partecipano il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, il direttore generale Arta Francesco Chiavaroli, il sindaco Francesco Menna e gli assessori comunali all’Ambiente e all’Istruzione, Paola Cianci e Anna Bosco, la responsabile della Riserva di Punta Aderci, Alessia Felizzi, e la presidente del Wwf Zona Frentana, Fabrizia Arduini.
Protagonista della giornata sarà poi Ferox, giovane tartaruga della specie Caretta caretta, recuperata il 20 maggio scorso dal Centro Studi Cetacei nelle acque antistanti Villa Rosa di Martinsicuro, reduce da una collisione con l’elica di un natante e prossima allo spiaggiamento a causa delle numerose ferite riportate. Immediatamente soccorsa e trasportata al Centro di recupero di Pescara, dove per diversi mesi è stata oggetto di cure e attenzioni costanti da parte dei veterinari e biologi volontari, Ferox è ora pronta per tornare a vivere nel suo habitat naturale. Verrà liberata oggi.
Anna Bontempo (Il Centro)