Nessun virus. I piccioni morti nel centro cittadino sono stati avvelenati. La conferma è arrivata dal servizio veterinaio della Asl al quale si era rivolto Marco Cannarsa, responsabile del gruppo Geav ( guardie ecologiche di Vasto) dopo aver notato il preoccupante fenomeno. Probabilmente il veleno era contenuto nei chicchi di grano notati dalle guardie ecologiche su diverse strade e marciapiedi. Le analisi sono state eseguite dall’Istituto zooprofilattico.
“I gatti trovati morti invece”, aggiunge Cannarsa “ sono stati investiti”. La moria di piccioni pare essere diminuita negli ultimi giorni Cannarsa, ad ogni buon conto, invita comunque i cittadini e soprattutto i bambini a non toccare le carcasse che dovessero eventualmente notare e a contattare immediatamente gli uffici comunali competenti.
A stabilire che si è trattato di avvelenamento sono stati specifici esami richiesti dalla Asl. In pochi giorni a Vasto sono stati uccisi una quarantina di piccioni. Un fenomeno analogo si era registrato ad agosto in diverse città italiane. In quel caso però gli accertamenti eseguiti hanno stabilito che la moria era stata determinata da una malattia virale che aveva colpito i volatili: un’infezione determinata da parassiti e funghi.
Quello che è accaduto a Vasto è ben diverso. In centro (ma anche in periferia) la presenza di piccioni è consistente, e determina in certi contesti anche un certo degrado e disagio per i residenti. Probabile che qualcuno abbia deciso di risolvere il problema spargendo grano avvelenato.
Paola Calvano (Il Centro)