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Reperti archeologici danneggiati sotto via Adriatica

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Percorso archeologico a rischio. L’opera reticolata (opus reticulatum o reticolatum) che fascia i reperti sottostanti la passeggiata di via Adriatica è stata danneggiata. Osservando i danni più che di ferite provocate dal tempo o dal dissesto appare più probabile una incursione vandalica se non un furto di reperti.

“Sui reperti”, dice Marco Di Michele Marisi che ha raggiunto la zona con alcuni esperti “è evidente la differenza fra le nuove lesioni ,la lesione provocata dal movimento franoso, le opere di consolidamento che hanno retto anche alla frana del 1956”.

Non è affatto improbabile che qualche appassionato abbia approfittato della scarsa frequentazione della zona per colpire i reperti e staccare illegalmente dei ” souvenir’. Non è escluso nemmeno però che i teppisti che ogni notte fanno scempio di arredi urbani e strutture private nel centro storico possano aver deciso di divertirsi anche nell’area dei reperti. Del resto già nel febbraio 2015, dopo il ritrovamento nella zona del corpo senza vita di un 37enne il Comune aveva dovuto chiudere l’area con catene e lucchetti per proteggerla dai balordi. Quei lucchetti però sono stati rimossi.

” Forse sarebbe il caso”, suggerisce Marisi rivolto all’amministrazione comunale ” di rimettere catene o altro per proteggere questi reperti in attesa di una intervento della Sovrintendenza. Hanno un valore inestimabile “, afferma l’esponente di Giovani in movimento. Le mura alte tre metri consolidate nel primo secolo dopo Cristo fanno gola. Quando queste mura spuntarono dalla terra la Sovrintendenza archeologica di Chieti,davanti alla maestosità della Porticus parlò di scoperta eccezionale. La struttura si estende all’interno del costone. Purtroppo la passerella realizzata dalla Sovrintendenza archeologica non è mai stata completata. L’ultimo intervento alla Porticus risale al 2005. Dopo 13 anni la struttura in mattoni non è fruibile e il percorso archeologico mai ultimato.

Ivo Menna ambientalista storico della città dopo aver raccolto 300 firme per la salvezza di via Adriatica e dei reperti archeologici , chiede al sindaco Francesco Menna il monitoraggio urgente della zona, alleggerendola da strutture superflue. Menna arriva a chiedere lo smantellamento dell’Arena delle Grazie per proseguire la passeggiata archeologica e poterla controllare meglio . “Riqualifichiamo via Adriatica”, dice Ivo Menna “valorizzando e tutelando la parte storica. La zona d’epoca romana è minacciata. Sotto via Adriatica si è verificato uno scollamento dei pali di sostegno”.

Menna si appella ai parlamentari del Vastese affinchè intervengano con azioni mirate. Lo stesso fanno i residenti di via Adriatica e le 300 persone che hanno firmato la petizione di Ivo Menna.

Paola Calvano (il centro)

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