“La selezione per la scelta del direttore artistico del Polo culturale? Una procedura opaca retaggio di vecchie gestioni”. Le minoranze sparano a zero sull’avviso pubblico indetto dall’amministrazione comunale dopo che si sono viste negare i curriculum dei tre commissari (Roberto Della Vecchia, Antonella Stefanucci e Albina Riccioni) e dei candidati (Raffaele Bellafronte, Leonardo Quadrini e Mihai Ungureanu, quest’ultimo escluso dalla Commissione tecnica).
“Funzionari compiacenti e fintamente imbarazzati hanno negato a noi consiglieri di opposizione l’accesso ai curriculum dei tre partecipanti e addirittura non ci hanno fornito quelli dei tre commissari nominati dal segretario generale, Angela Erspamer, come componenti della commissione giudicatrice”, attaccano Guido Giangiacomo, Davide D’Alessandro, Vincenzo Suriani, Alessandro D’Elisa e Edmondo Laudazi, “ancora più grave che tutta la procedura di accesso agli atti sia regolata e gestita proprio dal segretario, che è al contempo dirigente del settore cultura. La dottoressa Erspamer svolge così un contraddittorio duplice ruolo di controllore e controllata, che firma bandi e incarichi e poi ne attesta la eventuale correttezza. È regolare tutto ciò? Come è possibile che i consiglieri di minoranza non abbiano accesso ai curricula dei partecipanti, i cui nomi sono da tempo noti alla cittadinanza? Chi, come e in che modo ha scelto i commissari? Che titoli hanno i commissari stessi per stabilire a chi dare un incarico che ai vastesi costerà 40.000 euro l’anno? Cioè 3.300 euro al mese? La sensazione è che ci si trovi di fronte alla solita procedura concorsuale poco trasparente, e che per questo ci sia tutto questo imbarazzo e questo ingiustificato ritardo rispetto ai dati dell’iter concorsuale”, concludono gli esponenti dell’opposizione consiliare annunciando che “denunceremo ogni mancata consegna di atti”.
Anna Bontempo (Il Centro)