Iniziato ieri a Vasto un processo per falsa testimonianza a carico di Ferdinando e Carmine Bevilacqua di Vasto e Mario Zaccardi di Gissi. Il processo è una costola dell’operazione Adriatico, il maxi processo nato dalle rivelazioni del collaboratore di giustizia Lorenzo Cozzolino. I Bevilacqua sono accusati di non avere detto la verità quando in occasione del processo Adriatico hanno negato di conoscere Lorenzo Cozzolino.
Zaccardi al quale era stata incendiata l’auto nel 2004 , è ritenuto reticente. Dopo aver dichiarato subito dopo l’incedio di avere riconosciuto gli autori ha ritrattato. I difensori degli imputati , gli avvocati Nicola Chieffo, Antonello Cerella e Fiorenzo Cieri hanno chiesto di rinviare il processo in attesa che il tribunale dell’Aquila che sta giudicando Cozzolino e gli altri imputati che hanno chiesto il rito abbreviato, emetta la sentenza.
L’udienza è in programma il 20 ottobre. Gli imputati giudicati dal Tribunale di Vasto sono invece in attesa del processo in Cassazione. Un anno fa la Corte d’Appello dell’Aquila ha ridotto di un terzo le pene per i 62 imputati stabilendo che l’associazione a delinquere non fu di stampo camorristico. Il processo difficile e delicatissimo si è concluso in modo inaspettato. Per questo la difesa dei 3 imputati accusati di aver mentito hanno chiesto e ottenuto di attendere la fine del processo madre.
Paola Calvano (Il Centro)