Vasto e il Vastese al palo e senza Zes, zona economica speciale. Una nuova tegola per le industrie del territorio e nuovi timori anche per le grandi industrie come Denso e Pilkington. E di questo si parlerà oggi nella riunione convocata per le 17,30 dal sindaco di San Salvo,Tiziana Magnacca. Alla riunione sono stati invitati i rappresentanti di Assovasto e i rappresentanti della Regione.
“Il Molise avrà la Zes con la Puglia. Vasto è al palo”, dice la Magnacca. “La Zes è una occasione unica per il porto di Punta Penna e di conseguenza per le aziende del territorio, Pilkington compresa”, rimarca Tiziana Magnacca.
Non bastava insomma il ritardo nella pubblicazione del decreto di concessione di un anno di cassa integrazione in deroga. Pilkington, se non si corre ai ripari, subirà altri disagi perchè il porto di Vasto non sarà dichiarata zona economica speciale e come tutte le industrie non potrà avere agevolazioni sui crediti d’imposta.
“Sarò presente all’incontro”, dice il consigliere regionale Mauro Febbo. “Il disagio degli industriali del Vastese non può e non deve essere sottovalutato”. Purtroppo non sarà possibile chiedere ai parlamentari di Vasto, Carmela Grippa e Gianluca Castaldi notizie sul futuro della Pilkington perchè ieri i due politici hanno annunciato che non saranno presenti alla riunione sulla Zes.
Insomma i dubbi e l’attesa per i lavoratori continuano. Quello che li spaventa di più è il silenzio della politica.
“Ringraziamo“, ha detto ieri un gruppo di lavoratori all’uscita dalla fabbrica di Piana Sant’Angelo “IlCentro per aver parlato del problema e Pilkington che è disposta ad anticipare il pagamento degli stipendi. Grazie anche ai sindacati che cercano risposte. Da Roma però non arrivano notizie e nè Giovanni Lolli che ha funzioni da presidente della Regione, nè il comitato di politici vastesi che un mese fa ha fatto grandi annunci dicendo che si era prodigato per noi e che era riuscito ad ottenere la cig , si fa sentire. Per chi ha una famiglia da sfamare non è bello”, dicono le maestranze.
L’ultima nota arrivata da Roma è datata 6 agosto e annunciava il congelamento di 120 lettere di licenziamento grazie ad un primo accordo tra le parti che avrebbe permesso l’attuazione della cassa integrazione straordinaria in deroga per un anno grazie allo stanziamento di 100 milioni di euro da parte del governo. A settembre il piano industriale della Pilkington Italia e i 30 milioni di investimenti sarebbero dovuti passare al vaglio del ministero del Lavoro per l’approvazione delle procedure di esecuzione. « Noi aspettiamo ancora “, ricordano i lavoratori.
Paola Calvano (Il Centro)