Fake mariage: la prima udienza ai 19 imputati accusati di organizzare finti matrimoni, è durata ieri mattina pochi minuti. Giusto il tempo di verificare delle irregolarità in sei notifiche. Un problema che ha spinto i giudici a rinviare il processo al prossimo 4 dicembre . Gli imputati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso finti matrimoni e permanenza illegale di stranieri sul territorio nazionale.
La vicenda scoppiò a febbraio 2016 e insieme a 5 arresti la procura denunciò anche 23 persone. Matrimoni all’apparenza regolari venivano celebrati a Santo Domingo con tutti i crismi dell’ufficialità. Le spose una volta arrivate in Italia, lasciavano però i mariti ai quali veniva pagato il viaggio. I matrimoni servivano a far ottenere alle donne caraibiche la cittadinanza italiana.
Secondo l’accusa, c’erano due donne, madre e figlia di Santo Domingo, che avrebbero reclutato le finte spose. Amici italiani sarebbero stati il punto di riferimento sul territorio. L’operazione fu condotta dai carabinieri di Vasto e delle stazioni di Roccaspinalveti e San Buono. Ai militari non sfuggirono particolari e comportamenti discutibili. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Gabriella De Lucia confermarono i sospetti. Lo scopo dell’organizzazione era far ottenere permessi di soggiorno. I matrimoni non venivano consumati.
Paola Calvano (Il Centro)