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Abbandona la madre in ospizio: a giudizio il figlio

Porta l’anziana madre in una casa di riposo, la Rsa Santa Rita e chiede il suo ricovero. Poi dopo essersi appropriato dei risparmi della madre e della pensione dell’anziana è scappato senza pagare le rette mensili. Inutili i solleciti. L’uomo si è reso irreperibile. La nonnina è stata quindi messa in una condizione di grande disagio. La donna è stata dimessa dall’istituto con un debito di ben 24mila euro. Gli operatori, dimostrando grande sensibilità non l’hanno però mandata via ed hanno continuato ad assisterla .

Il sostituto procuratore della Repubblica, Gabriella De Lucia, ha chiesto è ottenuto il rinvio a giudizio dell’uomo, M.Z (viene omesso il nome per non danneggiare ulteriormente la madre), 51 anni. Oggi il cinquantunenne compare in aula con l’accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 codice penale), ma rischia anche un aggravamento della pena per i soldi sottratti alla donna. A difenderlo sarà l’avvocato Giovanni Cerella.

L’avvocato Giovanni Augelli, nominato amministratore di sostegno della pensionata assisterà invece l’anziana madre, A.R. 85 anni. La vicenda è tristissima e ancora più triste è la nonnina. A.R. non si da pace. La magistratura vastese, particolarmente sensibile nella tutela delle persone più deboli e più fragili non ha avuto dubbi nel chiedere il processo per il figlio che non si è fatto molti scrupoli nel lasciarla in un istituto senza provvedere alla retta.

A giudizio della Procura e del gip M.Z. avrebbe avuto una condotta contraria alla morale, non solo sottraendosi agli obblighi di assistenza dell’anziana madre. Grave anche il fatto che le avrebbe sottratto per mesi la pensione mettendo la nonnina in grande difficoltà. L’indagine è partita quando nel chiedere il pagamento delle rette , gli amministratori della Rsa Santa Rita si sono accorti che , nonostante l’ottantacinquenne percepisse regolarmente la pensione, sul suo conto non era rimasto nulla. L’imputato rischia un anno di reclusione oltre al risarcimento del danno procurato alla madre e il pagamento delle rette. L’ottantacinquenne è ancora ricoverata nella Rsa Santa Rita. L’anziana si è affezionata agli operatori che la trattano con affetto. L’istituto però ha presentato un decreto ingiuntivo e giustamente reclama il pagamento della somma che gli spetta.

Il compito dell’avvocato Cerella non è affatto semplice. Il difensore dell’imputato dovrà dimostrare che i soldi della pensionata sono stati utilizzati per lei ( ma i fatti raccontano altro) e comunque M.Z. dovrà spiegare perchè se il suo comportamento è sempre stato legale è scappato rendendosi irreperibile. L’anziana vittima non sarà in aula. Il suo amministratore non vuole farle vivere emozioni che data l’età e le condizioni fisiche potrebbero risultare dannose .

Paola Calvano (Il Centro)

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