Residence Rossetti, da elegante immobile a regno del degrado. I residenti di via Rossetti protestano e chiedono soluzioni. Il sindaco Francesco Menna ha mandato ieri mattina la polizia locale a verificare le condizioni dell’immobile abbandonato da anni e sotto sequestro. “Attendo di vedere”, dice Menna “i risultati del sopralluoghi per valutare l’adozione degli atti conseguenti“.
Il sindaco di Vasto, ha chiesto anche alla Asl di compiere le opportune verificare per valutare le condizioni del cantiere e dei fabbricati privati, sia all’esterno che all’interno. “Purtroppo”, ha spiegato Francesco Menna “ho ereditato il grosso problema. I cantieri edili in stato di abbandono sono il frutto di uno dei tanti problemi generati dalle previsioni urbanistiche del passato e su questa vicenda sin dal mio insediamento ho chiesto agli organi competenti di verificare sempre la situazione sia dal punto di vista igienico sanitario che della sicurezza. Cercheremo di aumentare l’attenzione”, ha promesso il sindaco.
La cronaca due mesi fa ha rivelato che il residence Rossetti era diventato la location in cui avvenivano stupri di gruppo a danno di ragazze minorenni. E sempre all’interno di quel gigante di cemento più volte sono dovute intervenire le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per incendi dolosi e lancio di oggetti. Da qualche tempo il cantiere è diventato la residenza e il dormitorio di senza tetto, clandestini , sbandati e ricercati. I materassi che ricoprono i pavimenti, le poltrone e il pattume che fa da cornice ai locali conferma la presenza nell’immobile di diversi abusivi. I residenti sono esasperati e chiedono che il Comune trovi una soluzione per eliminare il problema.
Il consigliere Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) ha ricordato anche il problema della sicurezza degli studenti all’entrata e uscita dalle scuole vicine al fabbricato . “La situazione va peggiorando. La zona è frequentata da persone che vivono ai limiti della società sfruttando il residence per attività illegali. Il fabbricato andrebbe messo in sicurezza perchè costituisce pericolo per tanti giovani che vanno a scuola e per i residenti”, ha chiesto Suriani. Il sindaco assicura che il Comune non è affatto disinteressato alla vicenda, ma al contrario si è anche attivato con la propria avvocatura, per recuperare, anche attraverso il pignoramento dei canoni di locazione, le ingenti somme derivanti da sanzioni di natura edilizia comminate all’impresa che ha realizzato l’immobile.
Paola Calvano (Il Centro)