Il Comune avrebbe potuto richiedere contributi fino a 5,5milioni di euro per la realizzazione di progetti in grado di ridurre o di mitigare il dissesto idrogeologico che interessa il costone orientale della città e che, in alcune zone (vedi Loggia Amblingh), si è notevolmente aggravato negli ultimi mesi. Una opportunità che l’ente si sarebbe lasciata sfuggire.
A denunciarlo sono cinque consiglieri di minoranza, i quali dopo aver criticato la gestione del turismo e le spese sostenute per approntare il cartellone delle manifestazioni estive (370mila euro, di cui 77mila per le feste patronali), sono tornate alla carica sull’emergenza “frane”, un problema antico che interessa soprattutto quella parte di Vasto che da piazza Marconi arriva fino a via Adriatica.
“L’amministrazione non sembra aver rispettato la scadenza del 20 settembre prevista dal Ministero per richiedere i contributi per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici e del territorio dissestato, e restando in attesa di improbabili finanziamenti regionali, continua ad essere inerme di fronte ai ritardi ed alle carenze manifestati negli ultimi anni”, attaccano Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Davide D’Alessandro, Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani, “non possiamo dimenticare , infatti , che tutte le promesse di finanziamenti urgenti e straordinari regionali sono andate fino ad oggi disattese , anche a fronte di frane e smottamenti gravi quali ad esempio quelli di piazza Marconi o della Loggia Amblingh, progetti che venivano dati per appaltati ma che invece sono ancora nelle braccia del fato e non se ne conosce la tempistica esecutiva. Basti pensare che la stessa amministrazione comunale – a fronte di convenzioni già stipulate – solo in questi giorni ha affidato alcuni incarichi professionali , per le integrazioni tecniche di studi e progetti che non sono ancora esecutivi e per i quali i soldi promessi e sbandierati , non sono ancora disponibili, per i lavori di consolidamento sulla Loggia di Vasto”, incalzano gli esponenti del centrodestra e dei movimenti civici. Il riferimento è ad alcune determine dirigenziali con cui vengono affidati due incarichi per l’integrazione tecnica al progetto esecutivo relativo al consolidamento del costone orientale all’ingegner Manfredo Coltellacci e al geologo Vincenzo Tiracchia.
“La finalità è quella di rendere il progetto esecutivo cantierabile”, si legge nel provvedimento, “ con l’ottenimento del parere preventivo del Servizio Multirischio regionale”.
Anna Bontempo (Il Centro)