Quando conta un impegno o una richiesta del Sindaco Menna, a valere sullo scenario politico amministrativo della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti, o a Vasto? Molto poco in verità. Ed è facile dimostrarlo. Basta osservare come e quanto nella gestione degli Enti territoriali e delle società pubbliche, vengono considerate le ragioni e gli interessi del nostro territorio, mai valutato nei bisogni, depredato nelle risorse a favore di altri territori, addirittura vilipeso sulle ragioni del diritto alla salute dei vastesi.
Mai una sola lamentazione del Sindaco e dei suoi sodali sulla distruzione scientifica dell’Ospedale San Pio, ma solo benemerenze e ringraziamento immotivati verso i suoi padrini del PD , responsabili dello scempio in danno dei nostri cittadini . Mai interventi o iniziative in materia di ciclo integrato delle risorse idriche e potabili delle fognature, dove tredici anni di omissioni e di ritardi, regionali e comunali, ci vedono in estate sempre in ginocchio per la mancanza di acqua o per scarichi a mare. Mai una sola partecipazione in materia di ciclo integrato dei rifiuti – nonostante gli impegni formali assunti in Consiglio, con il territorio indifeso verso le aspettative voraci dei privati che vogliono trasformare, con la chiara connivenza degli amministratori”sinistri” e di sinistra ed affiliati, il vastese intero nella pattumiera della Regione Abruzzo; solo acquiescenza rispetto alle azioni di spoglio del patrimonio dei vastesi in corso sul Commissariato Consorzio Civeta e, crediamo, sulla controllata Pulchra, in via di regalata dismissione.
L’ultima storiella è quella della Zes, zona economica speciale : Menna si lamenta della possibile estromissione del territorio portuale vastese dai benefici della perimetrazione della Zes . Si sarebbe dovuto da tempo lamentare di essere stato escluso dalle elencazione delle aree a crisi non complessa, di non aver chiesto ed ottenuto sulle risorse del masterplan regionale nemmeno un euro destinato dalla Regione Abruzzo al porto di Vasto ( deprezzato a favore di Ortona e Pescara che non hanno nemmeno i piani regolatori approvati ma che si sono visti attribuire decine di milioni di euro di risorse), di aver osteggiato una legge per la riconversione delle aziende , di aver sbandierato di voler smantellare le aree produttive . Solo una risibile esternazione di facciata, un lamento inconsistente con la speranza malcelata che non venga ascoltato : intanto i nostri giovani continuano ad emigrare perché manca lavoro, la città è sempre più trascurata, sporca e sciatta, il nostro futuro opaco e senza speranza, appeso alle pensioni dei padri e dei nonni.
Ma a lui interessano solo i sorrisi vuoti della apparenza gioviale. Che tragedia. Stia almeno in silenzio consapevole, l’ex giovane Sindaco, in rampa di sorpasso del suo predecessore Lapenna , per non passare alla storia della città quale campione della inutilità totale o si impegni – giorno dopo giorno – per ottenere almeno uno dei risultati che vorrebbe magari raggiungere pur non essendone capace.
I consiglieri comunali
Edmondo Laudazi (Il nuovo faro)
Alessandro d’Elisa (Gruppo misto)
Davide D’Alessandro (Vasto 2016)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)