“Venerdì 12 ottobre scorso siamo stati convocati a Roma per essere sentiti in merito a problemi sorti due anni orsono con un’altra associazione. Ho pensato di incontrare, nell’occasione, alcuni componenti degli uffici chiave della Comunità Europea. Dall’incontro è emerso, per ciò che concerne il problema cinghiali, che le associazioni che hanno in gestione le riserve naturali, hanno l’obbligo di sorvegliarle e quindi evitare il passaggio dei cinghiali: è il caso della Riserva Naturale Regionale di Punta D’Erce che viene troppo spesso invasa da questi animali. Poiché l’uso della gabbie è vietato dalla legge (art. 544 codice penale), la castrazione chimica può essere una soluzione. Non è mancato, nell’incontro, di affrontare la questione della caccia, con una attenzione particolare all’Italia, la quale non si attiene alle norme europee restringendo i tempi di caccia, aumentando i divieti con l’istituzione delle riserve e limitando le specie da cacciare”. È quanto ha dichiarato Paolo Leonzio, Presidente dell’Associazione Eco-Schools Abruzzo Ambiente e Cultura.
“Ho chiesto quindi chiarimenti su come la nostra associazione possa muoversi in questo senso, per far rispettare la categoria dei cacciatori. Siamo in attesa di direttive che ci hanno promesso ci faranno avere a breve tempo per consentirci di farci avviare azioni per costringere l’Italia al rispetto delle leggi europee che consentono molto più di quello che il nostro Paese ci impone” ha proseguito Paolo Leonzio che ha concluso parlando delle discariche “problema di cui la Comunità Europea è già stata interessata da noi nei mesi scorsi. Ora siamo in grado, con i nostri strumenti, di fornire in breve tempo risultati e analisi circa eventuali contaminazioni”.