Parte la raccolta delle olive e aumentano i controlli nelle campagne del Vastese da parte dell’Ispettorato provinciale del lavoro. Le visite degli ispettori nelle aziende del settore sono quotidiane ed improvvise. L’obiettivo è quello di combattere il fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento della manodopera in agricoltura con l’applicazione di pesanti sanzioni che sono rapportate al numero di lavoratori irregolari che vengono trovati nel corso delle verifiche. L’associazione regionale olivicoltori (Laro) di Pescara, sodalizio aderente all’Unasco (Consorzio nazionale di produttori), ha diffuso un vademecum riservato agli addetti con alcuni utili suggerimenti.
“Siamo d’accordo sul principio dei controlli, ma nello specifico del comparto olivicolo qualche evidente sottolineature intendiamo farla”, sostiene la presidenza dell’associazione, “in molti casi viene adottato il sistema del reciproco aiuto tra familiari e parenti nella raccolta. Nella maggior parte si tratta di pochi giorni di lavoro e, in cambio del pagamento della giornata lavorativa, si fa ricorso alla spartizione del prodotto. Come organizzazione del settore suggeriamo agli olivicoltori di avvalersi dei contenuti dell’articolo 56 della legge 203/82 sui “Patti Agrari” che limita il tutto a periodi limitati ed alle singole coltivazioni stagionali”.
In particolare il sodalizio suggerisce alle aziende olivicole di procedere all’assunzione dei lavoratori, sia per garantire loro la serenità nell’espletamento dei lavori di raccolta, sia per dare certezza di copertura previdenziale, assistenziale ed assicurativa alle persone occupate, ma nello stesso tempo fanno appello al “buon senso” degli ispettori in considerazione della particolarità del comparto che sta attraversando un momento molto critico.
“Le modalità di assunzione potranno essere attraverso i Centri per l’Impiego, le agenzie di somministrazione del lavoro interinale o i voucher di recente reintrodotti dal Governo con il cosiddetto Decreto Dignità”, aggiungono i responsabili del sodalizio che parlano di “anno nero per il comparto olivicolo regionale, con una forte diminuzione della produzione intorno al 30% rispetto al 2017 e con ampie zone attaccate dalla mosca olearia, oltre ai postumi negativi e strutturali per le tardive gelate primaverili”.
Anna Bontempo (Il Centro)