Deve la vita ai colleghi L.P., l’ingegnere vastese di 36 anni dipendente della Tempra sud azienda di Fresagrandinaria, protagonista giovedi di una brutta disavventura nel cantiere. Il professionista, ha respirato azoto all’interno di una cisterna. L.P.,non è stato in grado tuttavia di raccontare cosa sia successo e perchè si trovasse in quel punto. Non ricorda nulla di quei momenti. Sono stati gli altri colleghi che lo hanno soccorso e gli hanno salvato la vita a raccontare l’accaduto ai carabinieri.
L.P. si era avvicinato alla cisterna con un collega. Pare non indossasse la maschera perchè doveva stare in quel punto pochi secondi. L’azoto però non gli ha dato scampo. All’improvviso il professionista ha perso i sensi. Il collega ha chiesto subito aiuto. L’ingegnere è stato portato lontano dalla cisterna e gli è stato praticato un massaggio cardiaco. Il suo cuore ha ripreso a battere. Poi L.P. è stato intubato e trasferito al San Pio.
“Quel massaggio è stato provvidenziale , ha salvato la vita a L.P.”, hanno detto i medici del San Pio. Ieri mattina il paziente è stato visitato a lungo prima da un pneumologo poi dai neurologi. Pare non abbia riportato conseguenze nè alle vie respiratorie nè a livello cerebrale a parte la temporanea perdita di memoria.
Tirano un sospiro di sollievo il titolare della Tempra sud e i colleghi di lavoro. La Tempra si occupa del trattamento delle punte degli escavatori e dei metalli in genere. E’ un’azienda che ha sempre invitato il personale a seguire rigorosamente le regole di sicurezza organizzando anche corsi di primo soccorso. Una decisione che si è rivelata provvidenziale. Proprio grazie all’ efficacia dell’intervento di soccorso L.P. è vivo.
Paola Calvano (Il Centro)