E’ caccia al rapinatore che venerdi mattina si è presentato al distributore di carburante Agip di contrada Buonanotte con il volto parzialmente coperto e ha minacciato con una pistola (probabilmente giocattolo) uno dei titolari dell’impianto, per farsi consegnare i contanti contenuti nella cassa dell’erogatore self service.
Il rapinatore si è allontanato a piedi. I carabinieri che indagano sull’episodio sono quasi certi che non abbia fatto molta strada. Le modalità d’azione fanno pensare più al gesto di un rapinatore improvvisato che al raid organizzato da una gang specializzata. Probabilmente quell’uomo aveva bisogno dei soldi. Il bottino potrebbe essere servito per comprare droga. Il raid potrebbe essere l’ennesimo colpo compiuto per procurarsi i soldi necessari per la cocaina. La telecamera della stazione di servizio purtroppo non funzionava ma non è escluso che altri obiettivi abbiano ripreso la fuga del rapinatore e magari ciò che ha fatto con il bottino.
Gli investigatori non parlano e quindi il condizionale è d’obbligo. I carabinieri stanno verificando se nei giorni precedenti la rapina sia stata notata la presenza nell’area di servizio di un giovane simile al rapinatore. L’uomo deve avere per forza studiato quello che avveniva al distributore e quando sarebbe stato più facile agire. Si è presentato poco dopo l’apertura, alle 7,30 . Un’ora inaspettata e insolita. Al malvivente è andata bene perchè il titolare non aveva ancora svuotato la cassa dell’erogatore automatico. Il rapinatore forse lo stava osservando. Dopo quello che è accaduto all’Agip le forze dell’ordine tornano a sollecitare le amministrazioni pubbliche e i privati a sistemare gli impianti di videosorveglianza rendendoli efficienti.
Paola Calvano (Il centro)