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Coltellata al cognato pugile, chiesto il processo

Lite natalizia finita nel sangue. L’indagine è conclusa e l’accusa resta la stessa: tentato omicidio. Dovrà comparire presto davanti ai giudici del Tribunale di Vasto, Francesco Orticelli, 54 anni, il pescatore agli arresti domiciliari con l’accusa di aver tentato di uccidere il 25 dicembre 2017 il cognato, Domenico Urbano, 41 anni.

Le indagini compiute dai carabinieri sono state dirette dal sostituto procuratore Gabriella De Lucia. Il magistrato ha comunicato alla difesa dell’imputato la fine delle indagini. I difensori, Giovanni Cerella e Fiorenzo Cieri non si arrendono e si preparano alla battaglia in aula. La vicenda giudiziaria potrebbe riservare nuovi colpi di scena. Gli esami eseguiti lo scorso 15 maggio a Roma nella caserma dei Ris, reparti investigativi speciali dei carabinieri, sui reperti raccolti dagli investigatori il giorno di Natale nella casa in cui il pescatore vastese colpì con un coltello il cognato, hanno però confermato la tesi accusatoria.

Alla perizia, ha assistito un pool di periti e legali delle parti in causa. La difesa dell’accusato tuttavia insiste sulla tesi della “legittima difesa putativa” e su altri indizi che saranno forniti in aula. Tutto lascia pensare che nel corso dell’udienza emergeranno particolari fino ad oggi inediti. Orticelli , secondo Cerella e Cieri avrebbe vibrato la coltellata contro il cognato per evitare che sua moglie venisse massacrata di botte durante una discussione con il pugile. I difensori dell’accusato insistono sul fatto che Orticelli non avesse alcuna intenzione di uccidere il pugile. Il gip Fabrizio Pasquale da subito ha escluso la premeditazione ma ha ritenuto giusta la detenzione. A fine aprile ha concesso all’accusato i domiciliari. La testimonianza della suocera dei due cognati rivali ascoltata dagli investigatori non ha aiutato il pescatore. Quest’ultimo, assistito dagli avvocati Nicola Artese e Emanuele Ciuffi è tornato alla sua professione, ma l’atleta ha rischiato di morire. E’ vivo grazie ai soccorsi immediati e a un delicato intervento chirurgico alla giugulare a cui lo hanno sottoposto i chirurghi del San Pio.

Domenico Urbano è un pugile che è riuscito a conquistare oltre al podio il cuore dei vastesi. Tantissimi in questi mesi gli attestati di stima ricevuti dall’atleta. I suoi avvocati hanno scelto da subito la linea del silenzio. “I processi si celebrano nelle aule di giustizia“, scrissero Artese e Ciuffi qualche giorno dopo la cruenta lite familiare. Fra qualche giorno i giudici renderanno nota la data della prima udienza del processo. Forse sarà proprio Urbano a raccontare in aula che cosa è successo quel giorno e perchè.

Paola Calvano (Il Centro)

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