Otto mesi di reclusione e l’annullamento dell’obbligo di soggiorno. E’ la pena decisa dal giudice del tribunale di Vasto Silvia Lubrano, per G.Z. il 22enne di Vasto che la notte del 7 ottobre cominciò a creare scompiglio all’esterno di un locale del centro storico e all’arrivo dei carabinieri, anzichè calmarsi aggredito anche loro.
La furia del giovane non si era placata neppure in caserma. Un carabiniere, nella colluttazione, rimase ferito e venne ricoverato all’ospedale S.Pio. Una settimana fa dopo la convalida dell’arresto il giovane aveva ottenuto il rinvio del processo per direttissima con la concessione dei termini a difesa.
Ieri G.Z. è comparso davanti al giudice Silvia Lubrano ed è stato giudicato con rito direttissimo per minacce, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale.Ad assisterlo c’erano gli avvocati Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni. I legali hanno rimarcato che il giovane non aveva alcuna intenzione di ferire i carabinieri nè la sua indole è violenta.
Quella aggressività, che la sera dell’7 ottobre aveva spaventato i passanti e creato problemi in caserma, era derivata da uno stato di alterazione alcolica che solo attraverso sedativi si era placato. Il giudice ha accolto la tesi difensiva e considerate le attenuanti generiche e il fatto che l’imputato fosse incensurato al termine dell’udienza ha revocato al giovane l’obbligo di soggiorno a Vasto e concesso la remissione in libertà. Il carabiniere ferito pare abbia rinunciato alla costituzione di parte civile. “Il ragazzo ha capito d’aver sbagliato”, assicurano i legali.
Paola Calvano (Il Centro)