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Porticciolo sul Sinello, c’è lo stop degli ambientalisti

La società che ha in concessione l’area vuole ripristinare un vecchio approdo realizzato negli anni passati alla foce del fiume Sinello, ma gli ambientalisti contestano gli interventi, che a loro avviso, hanno un impatto sulle presenze ornitologiche in quella zona, tra cui numerose specie protette come la garzetta, l’airone bianco maggiore, il fenicottero  e il falco di palude.

Sono in tutto due le osservazioni presentate alla scadenza dei termini alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) e portano la firma di Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra, Stefano Taglioli, naturalista e Claudio Allegrino, coordinatore regionale guardie ecologiche Wwf.

I lavori da eseguire consistono nel ripristino del piano di scorrimento del fiume Sinello per il normale deflusso delle acque, con rimozione selettiva della vegetazione e nel posizionamento del banchinamento in legno per l’approdo delle barche.

L’area interessata ricade però nella riserva naturale di Punta Aderci e all’interno del sito di interesse comunitario Punta Aderci-Punta della Lotta, per cui ci sono diversi pareri da acquisire tra cui quello del Comitato di gestione dell’area protetta che, stando a quanto è dato sapere, non è stato ancora interpellato.

L’area inoltre è sottoposta a vincolo archeologico, idrogeologico, di rispetto fluviale e necessita del parere del Genio Civile. Nella documentazione presentata dall’associazione “Maria Assunta” con sede a Casalbordino, si legge che gli interventi previsti “oltre a rendere fruibile l’area in concessione riducono il rischio idraulico e contribuiscono alla limitazione della diffusione delle specie vegetali alloctone”.

Di impatto zero parlano i due professionisti incaricati dalla società,  Maria Carla De Francesco, biologa e Andrea Rosario Natale, esperto in scienze ambientali e presidente dello Iaap (Istituto per le aree protette), i quali escludono incidenze negative su specie e habitat e sul Sic Punta Aderci- Punta della Lotta, giungendo alla conclusione che è possibile “procedere con la realizzazione di tali attività senza necessità di ulteriori approfondimenti analitici, sottoponendo gli interventi a monitoraggio”.

Le associazioni firmatarie delle osservazioni contestano l’impatto zero, chiedono ulteriori approfondimenti e sollecitano maggiore attenzione da parte delle autorità preposte alla vigilanza ambientale.

“L’area in prossimità della foce del Sinello, almeno per quanto riguarda il lato Vasto, è sottoposta sulla carta a diversi vincoli”, ricorda Claudio Allegrino del Wwf, “ricadendo all’interno della riserva regionale di Punta Aderci e del  sito di interesse comunitario per la presenza di specie ed habitat di elevato interesse ambientale. La zona  è anche Oasi di Protezione della Fauna ai sensi del piano faunistico venatorio”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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