Al cimitero con la minerale. Non c’è pace per il cimitero di Vasto. Non bastava l’inchiesta denominata “Eterno riposo” a creare polemiche. Il camposanto è finito in questi giorni al centro di una vivace querelle fra cittadini, Comune e Sasi. Tutta colpa del servizio idrico in affanno. In diversi quartieri cittadini (alla Marina) l’erogazione idrica viene sospesa alle 15.
“Al cimitero l’acqua non c’è proprio”, protesta a nome di centinaia di visitatori, Remo Petrocelli. “Non possiamo mettere i fiori sulle tombe. L’afflusso di utenti in questi giorni è elevato, tant’è che il Comune ha messo le transenne per evitare occupazioni abusive con auto o altro. Ma il Comune non può davanti alla carenza idrica scaricare tutto sulla Sasi. Non ci vuole un grande sforzo a riempire di acqua al mattino dei bidoni anche con acqua non potabile. Soprattutto sarebbe doveroso avvisare l’utenza e apporre dei cartelli. Basterebbe un pò di buona volontà“, dice l’utente.
E’ furiosa una signora di 75 anni tornata a Vasto per fare visita alla cappella di famiglia. “Il Comune non può limitarsi a dire è colpa della Sasi. Il Comune deve ottenere dalla Sasi il rispetto dei cittadini. Il Comune deve cominciare a difendere i diritti dei cittadini e non i disservizi”, protesta l’anziana signora.
In realtà il sindaco Francesco Menna si è fatto portavoce del disagio subito dall’utenza, senza nulla ottenere. “Il sindaco”, dice Davide D’Alessandro “deve lottare e impegnarsi per riportare acqua a Vasto. E’ stato eletto dai vastesi e deve battersi per garantire ai vastesi i servizi necessari”.
Paola Calvano (Il Centro)