Formare ed addestrare gli operatori sanitari per offrire una risposta efficace ed adeguata al fenomeno della violenza sulle donne e i minori – spesso testimoni se non vittime di abusi e maltrattamenti – integrandosi con gli altri servizi del territorio. Di fronte a numeri molto più simili a bollettini di guerra (113 femminicidi nel 2017 in Italia, donne uccise nella quasi totalità dei casi da mariti, compagni ed ex), la Asl decide di far fronte a questo preoccupante fenomeno formando gli operatori dei pronto soccorso, dei reparti di ginecologia ed ostetricia, pediatria, psichiatria e consultori familiari. Sono loro i destinatari del corso intensivo articolato in due edizioni la cui finalità è quella di far acquisire conoscenze multidisciplinari per poter assicurare una assistenza di qualità, garantendo servizi di diagnosi e trattamento anche attraverso strumenti giuridicamente idonei, secondo un modello di intervento in “emergenza” e a “lungo termine” che rispetti le linee guida nazionali emanate a novembre 2017 dalla presidenza del consiglio dei ministri per le aziende sanitarie ed ospedaliere.
“Il corso è rivolto a quelle professionalità suscettibili di entrare in contatto con i destinatari del percorso per le donne che subiscono violenza”, spiegano alla Asl Lanciano Vasto Chieti, “le quali dovranno essere in grado di individuare i casi di violenza, le situazioni di rischio e gli eventi sentinella (evento avverso di particolare gravità ndc), fornire assistenza specifica secondo un modello condiviso e attraverso una rete di servizi dedicati che operano secondo modalità integrate”.
Le prime giornate formative aperte a cento partecipanti ci sono state il 28-29 settembre e il 5 ottobre. La seconda edizione è invece in programma il 23-24 novembre e il 1° dicembre, nell’aula magna del Palazzo degli Studi di Lanciano. Le figure professionali coinvolte sono medici, infermieri, assistenti sociali e psicologi. Il corso di formazione, di tipo multidisciplinare, si articola in 14 moduli tematici relativi alle aree medico-psicologico-legale-sociale, ed ha la durata di 20 ore formative per ogni singola edizione.
Molte le tematiche che vengono affrontate: dalla normativa internazionale e nazionale, alla fenomenologia della violenza, ai fattori di rischio e di protezione, alle conseguenze della violenza sulla salute fisica e psicologica delle donne, agli obblighi giuridici del personale sanitario e al ruolo dell’operatore nel caso di reati perseguibili d’ufficio. Ma anche accoglienza e gestione delle donne vittime di violenza, lavoro di rete e integrazione dei servizi.
Anna Bontempo (Il Centro)