“Dopo una lunga e penosa meditazione , la barcollante amministrazione comunale di Vasto ha sciolto la “riserva” e ha convenuto sulla inopportunità di sponsorizzare la realizzazione di una nuova vasca per lo smaltimento dei rifiuti , da ubicarsi a ridosso della esistente discarica consortile pubblica del Civeta , di cui la stessa amministrazione è il socio di maggioranza”.
Edmondo Laudazi, capogruppo consiliare della lista civica “Il Nuovo Faro” e il consigliere regionale Mario Olivieri commentano così la recente presa di posizione della maggioranza guidata dal sindaco Francesco Menna sul progetto di una nuova discarica da 480mila metri cubi vicino al polo impiantistico del Consorzio intercomunale di Cupello. Le forze politiche di centrosinistra hanno manifestato la loro contrarietà al progetto presentato dalla Cupello Ambiente e che attualmente è fermo al Comitato regionale Via che alla società ha chiesto l’integrazione di documenti.
“La montagna ha partorito il topolino, seppur con motivazioni risibili e frutto di una manipolazione degli eventi in corso sul territorio vastese”, attaccano Laudazi ed Olivieri, “la maggioranza ha impiegato tanto tempo per decidere , ma per le attività di una amministrazione che non è in grado di installare un’ autoclave con serbatoio per le esigenze dei visitatori del cimitero comunale o che ha solo voglia di chiudere un mattatoio che non riesce a far funzionare , ci potrebbe stare. Noi lo avevamo detto da mesi, a chiare lettere e con forte voce, con articoli di stampa o durante i due consigli comunali straordinari richiesti con urgenza , a fronte della riscontrata latitanza e del silenzio manifestati dal sindaco di Vasto e delle sue mancate risposte agli interrogativi sulla inopportunità dello stato di persistente Commissariamento e sulla mancanza di partecipazione di amministratori vastesi a convegni,riunioni, assemblee dei soci che pure erano state più volte convocate o invocate da noi.
Ancora una volta le forze politiche di maggioranza hanno inteso comportarsi in maniera equivoca e non trasparente, affidando ad uno scarno comunicato il proprio dissenso sulla operazione che ,al contrario , avrebbe meritato una puntuale delibera di condanna del consiglio comunale. Inoltre hanno tentato la difesa sia del delegato regionale all’ambiente Mario Mazzocca sia del dirigente regionale in convalescenza Franco Gerardini”, concludono i due esponenti politici.
Anna Bontempo (Il Centro)