Vasto marina è pronta a scendere in piazza per salvare la parrocchia che sta franando. Dalla riviera arriva l’ennesimo grido d’allarme: la chiesa di Stella Maris è in serio pericolo. “Il muro perimetrale sul lato della stazione è pericolante“, scrivono i residenti. “A rischio crollo anche il muro su corso Zara, strada che mostra ora un dosso ed una buca che diventa ogni giorno più grande. Senza contare le infiltrazioni d’acqua provenienti dalla strada”, afferma allegando alla denuncia una nutrita documentazione fotografica postata su facebook , M. P.
“Il salone un tempo teatro delle attività religiose e ricreative è impraticabile. La comunità di Vasto Marina”, annuncia M.P. “invita le autorità politiche cittadine di maggioranza e minoranza ad interessarsi per la risoluzione del problema. Per salvare la chiesa i cittadini sono pronti ad azioni clamorose di protesta”.
Non è la prima volta che i residenti della Marina denunciano il dissesto del costone che sovrasta la chiesa e chiedono di ridare sicurezza alla struttura religiosa al centro della Marina. Il muro perimetrale dell’ex ferrovia può crollare da un momento all’altro con il rischio di danneggiare anche la struttura sacra. La parete della collina scivola lentamente ma inesorabilmente. I cittadini chiedono un rimedio al dissesto idrogeologico prima che accada l’irreparabile.
«Politici vastesi di maggioranza e minoranza, datevi una mossa. Individuate l’ente responsabile e sollecitate i lavori. Non c’è tempo da perdere, è ora di agire», annotano i cittadini spaventati da ciò che accade e infuriati per l’indifferenza delle autorità preposte. «Se cede il muro, per l’effetto domino rischia grosso anche la chiesa», ammoniscono i residenti del quartiere rivierasco.
Il problema va avanti da almeno tre anni. Nel 2016 il muro di cinta della canonica si sbriciolò come burro. Una pioggia di mattoni e calcinacci finì sul viale della marina. Un crollo che le famiglie avevano temuto e annunciato. In quella occasione a cedere fu un pezzo del cornicione superiore del muro di cinta. I primi cedimenti si manifestarono a dicembre 2015, e anche allora i residenti chiesero aiuto denunciando anche la comparsa di una crepa lungo il muraglione di contenimento della sovrastante area di risulta dell’ex stazione ferroviaria. Mattoni e calcinacci che di tanto tanto rotolano giù fino ad oggi non hanno provocato feriti, ma la gente è esasperata.
«Se il Comune non è responsabile faccia intervenire l’ente di competenza». Pare che la chiesa abbia gravi danni provocati dalle infiltrazioni di acqua. Il sottosuolo della Marina è pieno di rivoli che stanno creando non pochi problemi. Le infiltrazioni rischiano di minare la solidità delle fondamenta della struttura sacra.
Paola Calvano (Il Centro)