L’Estate di San Martino ha ormai le ore contate e presto lo scenario è destinato ad essere stravolto: l’alta pressione, infatti, tenderà a salire già da stasera verso il Nord Europa e a partire da domani 16 il nostro Paese verrà così bersagliato da correnti fredde provenienti dalla Russia e dall’Artico, una vera e propria sciabolata gelida, che avrà diverse conseguenze. Il tempo peggiorerà sui monti piemontesi, sul medio versante adriatico e sulla Sardegna, con piogge e temporali via via più frequenti, causati proprio dal sopraggiungere delle correnti fredde.
Non solo. Ad inasprire la situazione sarà anche un vortice ciclonico posizionato nei presso del Sud, il quale porterà rovesci localmente anche forti sui settori ionici; inoltre, non si escludono dei fenomeni anche violenti sulla Sicilia orientale.
Ma la conseguenza principale di tale sconvolgimento meteorologico riguarderà anche il clima: le temperature infatti crolleranno in maniera sensibile un po’ su tutta l’Italia, dove farà decisamente più freddo. L’irruzione gelida con cui avremo a che fare porterà i valori termici in linea con quelli tipici del periodo; dovremo attenderci un drastico calo, con temperature fino a circa 10°C in meno in particolare al Centro-Nord, sbalzo inferiore al Sud, dove farà comunque molto più freddo rispetto ai dati attuali.L’autunno dunque farà presto la voce grossa e anzi assaporeremo addirittura i primi veri segnali di un precoce arrivo dell’inverno con temperature che si porteranno veramente prossime al gelo notturno anche a bassa quota per giorni.
Cambio dunque della circolazione nel weekend con fredde correnti in arrivo, foriere di un deciso calo termico e primi fenomeni. Il cambio di circolazione atteso nel weekend porterà un deciso calo termico su gran parte della Penisola, investita da fredde correnti di Grecale. Ecco così che la neve tornerà a farsi rivede sulla nostra dorsale appenninica con fiocchi in calo localmente anche sotto i 1000m. Ma vediamo più nel dettaglio l’evoluzione:
Venerdì i primi refoli freddi giungono sull’Italia dai Balcani con tempo in peggioramento sulle regioni adriatiche e al Sud, specie sullo Ionio. A fine giornata il continuo afflusso di aria fredda potrebbe abbassare il limite delle nevicate fino a 1100/1200m sulla dorsale romagnola, 900/1100m sui rilievi di Nordovest, 1300/1400m sulla dorsale calabrese.
Sabato i fiocchi interesseranno le Alpi occidentali, dorsale emiliano-romagnola, massicci, abruzzesi, molisani e parte di quelli marchigiani, lucani e calabresi. L’ulteriore afflusso freddo da Est potrebbe abbassare il limite neve sulla dorsale settentrionale anche sotto i 1000m nelle ore più fredde, 1000/1200 m sulla dorsale centrale, qualcosina in più al Sud. Fiocchi sotto i 1000m anche tra Alpi marittime e Cozie.
Domenica qualche residuo fenomeno è atteso tra dorsale romagnola, marchigiana ed abruzzese, mediamente tra 1000/1400m.
Tra la fine di lunedì e martedì l’ingresso di nuovi correnti da NE porterà un ulteriore calo al Centro Nord con limite delle nevicate in calo sino a quote medio-basse al Nordest, in collina sulla dorsale settentrionale.