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Anche alla scuola “G. Spataro” di Vasto la colletta alimentare

In tanti supermercati abbiamo visto ieri i volontari della Colletta Alimentare, con la classica casacca gialla, sono ormai 22 anni che li vediamo ogni anno e molti di noi si sono abituati a donare qualcosa pensando a chi sta vivendo momenti difficili. Far capire questo concetto ai bambini e ragazzi non è facile. Sono anni che l’Istituto Comprensivo 1 di Vasto partecipa all’evento attivamente, in modo particolare la scuola primaria “G. Spataro”. Ogni anno i docenti cercano di perfezionare l’organizzazione, di trovare modalità nuove per creare informazione e interesse.

Come è andata quest’anno? I ragazzi raccontano l’esperienza…

Domiziana, Chiara, Carlo Filippo e Nicola dicono che quando erano più piccoli, anche se coinvolti dalla scuola dell’infanzia a portare qualcosa per la colletta alimentare, non avevano capito completamente il significato di quel dono, di quel gesto. Quest’anno è stato diverso, perché sono stati proprio i ragazzi di quinta a organizzare. I ragazzi raccontano che questa mattina al suono della campanella tutte le classi di sono organizzate per trasferire giù nell’atrio i vari prodotti negli scatoloni. I giovanissimi responsabili avevano il compito di guidare, ormai da veri esperti, l’organizzazione degli alimenti. Il lavoro impegnativo, l’affrontare le tante piccole difficoltà, la generosità di tutte le classi, l’arrivo dei volontari della Colletta, ha reso orgogliosi i ragazzi di aver vissuto questa esperienza di aiuto verso il prossimo.

Matteo dice che ha provato molta emozione oggi, a lui erano affidate le classi terze, e quando finalmente sono scesi i bambini, ha dovuto attivarsi con grande impegno insieme ai suoi compagni per sistemare la grande quantità di biscotti e latte nelle scatole. Troppi biscotti e poche scatole!

Andrea racconta che stamattina dalle 8,30 insieme ad un gruppo di compagni ha avuto il compito di girare per tutte le classi per avvertire che al suono della campanella dovevano scendere portando il cibo raccolto durante la settimana per la colletta. Tutto sembrava essere stato organizzato bene, ogni gruppetto di ragazzi aveva il compito di gestire un tipo di prodotto inscatolando il tutto. Quando finalmente la campanella è suonata e tutte le classi sono scese nell’atrio all’inizio tutto sembrava essere controllabile, ma poi i piccoli volontari erano troppo pochi per il numero importante di prodotti donati. Servivano più scatole e non sapevano cosa fare, a tutti servivano scatole e tutti non sapevano cosa fare; quando sono poi arrivate le scatole, a tutti serviva il nastro adesivo, ma bisognava fare la fila per averlo. Alla fine, quando sono arrivati i volontari della Colletta Alimentare con le scatole, ne avevamo abbastanza per ogni gruppo e sono anche avanzate. Dopo aver messo in ordine i prodotti nelle giuste scatole, hanno cominciato a chiuderle, e di nuovo a tutti serviva il nastro adesivo, ma per non sprecarlo la saggia maestra le ha fatte chiudere ad incastro.

Nicola Scafetta volontario della Colletta Alimentare ha spiegato agli alunni che il Banco Alimentare è un’associazione italiana che è formata da volontari. Il cibo che viene donato al Banco Alimentare viene distribuito durante l’anno ad enti come la Caritas e le parrocchie che si sono associate. La Colletta Alimentare è un evento annuale istituito, sempre dal Banco Alimentare, per fare donare il cibo. E’ organizzata davanti ai supermercati e ai centri commerciali aderenti, è composta da due categorie di volontari: quelli che spiegano che cos’è e come si svolge la colletta, gli assistenti, e quelli che inscatolano il cibo denominati gli inscatolatori.

La maestra Lidia Vallarolo, da anni referente del progetto, dice che i prodotti raccolti per la colletta alimentare, tutti a lunga scadenza, sono stati donati dai piccoli volontari con grande entusiasmo, proprio perchè hanno recepito e testimoniato con gioia il senso dell’altruismo e della condivisione. Gli insegnanti  e la preside prof.ssa Sandra Di Gregorio, sono orgogliosi della risposta degli alunni e delle loro famiglie, che dimostra che i principi di solidarietà, punti fondamentali del POF dell’Istituto Comprensivo n. 1, sono pienamente recepiti ed attuati.

Rosaria Spagnuolo

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