La discussione, in consiglio comunale, del Documento Unico di Programmazione e del bilancio consolidato del 2017, condita dalle solite ed altisonanti promesse, tra le altre, del mantenimento, ai livelli attuali (!), delle tasse comunali, è stata l’occasione per proporre all’amministrazione comunale la realizzazione di una cosa semplice e mai attuata. La richiesta è quella di applicare la cosiddetta “tariffa puntuale” al servizio di raccolta dei rifiuti; meccanismo che consentirebbe ai vastesi, grazie ad alcuni semplici accorgimenti, di pagare esattamente (e solo) la quantità di rifiuti che ciascuno effettivamente produce, con conseguente, notevole risparmio per coloro che vivono soli o in piccoli nuclei familiari, a prescindere dal criterio, oggi applicato, della dimensione delle loro abitazioni.
L’attuale sistema, infatti, prescindendo del tutto dalla effettiva immondizia prodotta – il che peraltro non incentiva la pratica della corretta differenziazione – applica l’imposta sulla base di un criterio misto che non rende giustizia alla gran parte dei cittadini.
E quale occasione migliore, se non quella attuale, in cui sta per iniziare un nuovo contratto con la società che dovrà gestire i rifiuti per i prossimi cinque anni?