Le tracce impresse sul terreno dell’aiuola interna al rondò non lasciano dubbi di sorta: auto e mezzi pesanti tagliano dritto senza seguire la curva disegnata dalle canalizzazioni. Continuano a far discutere i lavori commissionati dall’Anas per la realizzazione di due rotatorie con annessi spartitraffico a Vasto Marina.
Le auto che arrivano dal centro e che si immettono sulla Statale 16 all’innesto con via Donizetti si ritrovano dentro una sorta di “imbuto”a causa della carreggiata che si restringe per via della presenza di una aiuola al lato della strada. Le criticità, confermate dalle orme lasciate dagli pneumatici, vengono continuamente segnalate dai residenti, i quali temono che il restringimento della carreggiata in un tratto in cui si immette il traffico veicolare possa causare incidenti.
“Non vorremmo ritrovarci con qualche camion in sala da pranzo”, commentano alcuni abitanti del quartiere rivierasco, preoccupati per quello che potrebbe succedere nel caso in cui un mezzo pesante, durante una frenata, andasse ad impattare con i vicini caseggiati. Si tratta di timori nient’affatto peregrini che, secondo i cittadini, sembrano essere sottovalutati non solo da chi ha commissionato i lavori, ma anche dall’amministrazione comunale che quegli interventi ha condiviso. Lo stesso problema si verifica più a sud.
La rotatoria realizzata all’incrocio tra la Statale 16 e via Martiri Istriani, viene praticamente “snobbata” dai mezzi pesanti che tagliano dritto senza seguire la curva disegnata dalle canalizzazioni. E pensare che la finalità del rondò, progettato dai tecnici Anas in base ad una serie di studi, è quella di rallentare il traffico veicolare e aumentare la sicurezza in quel tratto di strada, particolarmente frequentato soprattutto in estate.
Anna Bontempo (Il Centro)