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Spaccio, le tre famiglie rom restano in carcere

Trascorreranno tutti il Natale in carcere le persone arrestate il 16 agosto a Vasto e San Salvo per spaccio di droga. I giudici del tribunale del Riesame hanno respinto, anche per gli incensurati, la richiesta di revoca della custodia cautelare presentata dagli avvocati Raffaele Giacomucci, Giovanni e Antonello Cerella.

I componenti i tre nuclei familiari di origine rom che secondo le accuse si erano alleati per ottenere il monopolio dello spaccio nelle piazze del Vastese non potranno lasciare il carcere. Così come rimarcato dalla procura di Vasto, anche il Riesame ha tenuto conto che lo spaccio sarebbe avvenuto a domicilio e per questo ha escluso i domiciliari per gli arrestati.

Un mese fa ai difensori dei 14 indagati dell’operazione antidroga Drugstore, è arrivata da parte della procura la notifica della conclusione delle indagini. Per i 14 rom all’orizzonte c’è il processo per traffico di droga. La posizione degli accusati è molto delicata. I difensori hanno deciso di chiedere il giudizio con rito abbreviato per gli imputati che rischiano pesanti condanne e il patteggiamento per gli accusati la cui posizione è meno grave.

La data del processo non è stata ancora fissata. Sia la pm Gabriella De Lucia che il gip Fabrizio Pasquale hanno ribadito la gravità di quanto scoperto dalle indagini dei carabinieri concluse a Ferragosto. Al centro delle indagini le case di tre famiglie rom trasformate in negozi di cocaina ed eroina con un viavai di tossicodipendenti a ogni ora del giorno e della notte. Le indagini, lunghe e complesse, sono state supportate da intercettazioni ambientali e pedinamenti.

Le indagini iniziarono nella primavera del 2017, quando personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto e della stazione dei carabinieri di San Salvo, individuarono alcune abitazioni ritenute punti nevralgici per l’approvvigionamento di partite di stupefacenti di varie tipologie. Le abitazioni dislocate a Vasto e San Salvo, appartengono ai ceppi rom dei Bevilacqua, Di Rocco e De Rosa. Più di cento gli assuntori di eroina e cocaina identificati. La stima sul volume di traffico di stupefacenti si aggira sui 40mila euro mensili. Nel corso delle operazioni e delle perquisizioni al momento del blitz sono stati rinvenuti e sequestrati anche 600 grammi di eroina, parte dei quali suddivisi in 26 dosi preconfezionate; 30 grammi di cocaina; 11mila euro in contanti; bilancini di precisione ed altro materiale utile al confezionamento; una pistola scacciacani priva del tappo rosso. La Procura dei minori si sta occupando anche della posizione e del ruolo di un diciassettenne coinvolto nella vicenda.

Paola Calvano (Il Centro)

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