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A Furci e Cupello arriva Babbo rifiuti?

Mancano ancora alcune settimane a Natale. Ma per il vastese cominciano ad arrivare i primi, non desiderati e tutt’altro che richiesti, regali. E’ una slitta carica di rifiuti quella che potrebbe partire per il nostro territorio. La petizione, sostenuta da oltre 2000 firme, e la mobilitazione del nostro comitato – così come altre voci, anche istituzionali – in pochi mesi hanno indicato, e preteso da chi ha il dovere istituzionale di tutelare l’ambiente e la salute, una direzione ben precisa: no a nuove discariche, no a trasformare il vastese – e soprattutto la Valle Cena – in una sorta di distretto della monnezza. Un NO ai nuovi progetti a Cupello e Furci, chiedendo di valutare l’effetto cumulo dell’impatto ambientale dell’esistente e di questi due nuovi progetti.

E invece, in pochissimi giorni, sono arrivate notizie in direzione diametralmente opposte.

Dopo anni di stop, archiviazioni procedure, rinvii ripetuti la Commissione VIA Regionale ha dato parere favorevole alla discarica proposta a Furci. Nonostante la forte opposizione delle comunità locali e nonostante l’aver resuscitato i pareri del precedente iter induca più di qualche dubbio sull’iter stesso. Un parere che la commissione ha espresso all’unanimità. E dei sindaci del comprensorio solo il rappresentante di Furci, Angelo Marchione, ha portato avanti le istanze del no. Va immediatamente chiarito un punto: la comunità locale non si arrende, il progetto non è ancora definitivamente autorizzato e le strade legali e amministrative da percorrere per sostenere il NO sono ancora diverse. Tantissimi sindaci del territorio, insieme a Furci, anni fa firmarono per esprimere il proprio no, tante voci si sono levate. Devono tornare a farlo, subito, adesso, senza indugio.

Nei giorni scorsi il Comune di Cupello ha raccolto, e fatto proprio, il parere favorevole della Soprintendenza sul progetto nel proprio territorio. Un parere positivo nonostante il progetto preveda che la nuova discarica sorgerà nella fascia di rispetto ambientale delle vasche dell’attuale discarica CIVETA. In occasione dell’assemblea da cui poi è nato il nostro comitato, e ripetutamente in questi mesi, abbiamo chiesto al Sindaco di Cupello di esprimersi e schierarsi con le ragioni della difesa del territorio. Finora (così come accadde sul progetto di Furci, quando il precedente sindaco non partecipò alla firma comune del fronte del no) non abbiamo avuto la possibilità di registrare nessuna presa di posizione. Nulla di nulla. La fascia tricolore è simbolo dell’istituzione, dell’ente che deve rappresentare tutti i cittadini, la difesa della loro salute, dei loro interessi. Magari (ma ci saremmo accontentati anche senza fascia) tempo ed esposizione pubblica su questo andavano spesi. E non per iniziative di parte come in questi giorni, per quanto costituzionalmente legittime e rispettabili. Ma appunto di parte. Mentre l’interesse pubblico, che è il centro di un’Istituzione, è ben altra cosa. Sul progetto della Cupello Ambiente deve ancora esprimersi la Commissione VIA

. Ma questo parere favorevole, di Soprintendenza e Comune, fa capire che ormai non è più possibile rimanere alle mere intenzioni e alle chiacchiere. O si agisce ora. O di fatto si favorisce il si. A partire dalla Regione. E dai Comuni. Cosa ha da dire ora il comune di Vasto, maggiore azionista del Civeta, in stretti rapporti col proponente della discarica di Furci e che – dopo una lunga attesa – ha detto su Cupello di schierarsi con Mazzocca? E lo stesso sottosegretario all’ambiente? Quali atti concreti è pronto a mettere in campo per portare avanti il doppio NO, e di fatto difendere anche il piano regionale sui rifiuti? Chiediamo perché finora non ci sembra di averne registrato nessuno. Mentre nel vastese registriamo i passi avanti dei due progetti, la stessa Commissione Via ha bocciato – probabilmente per sempre – i progetti in Val di Sangro. Bocciature che hanno suscitato varie esultanze e soddisfazioni. A partire proprio da quella di Mazzocca. Mentre non ci sembra abbia detto nulla di nulla sui progetti di Furci e Cupello.

Noi non rimarremo silenti e inerti. Proseguirà nelle prossime settimane la nostra mobilitazione, la raccolta firme sulla petizione. E siamo pronti a sostenere ogni azione, legale, amministrativa, pubblica, reale e concreta, che si opporrà alle due discariche. Se qualcuno vuole abbandonare questo territorio, come già accade per altri temi (sanità, strade, ecc.), noi non l’accetteremo. E con noi chi si è espresso, e continua a farlo, le oltre 2000 firme che continuano a crescere continuamente.

Comitato Difesa Comprensorio Vastese     

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