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Scintigrafie a misura di bambino, diploma del coraggio, giochi e una guida per pediatri e genitori

Un “diploma del coraggio” consegnato ai piccoli pazienti da tre a sei anni che si sottopongono a scintigrafia presso la Medicina nucleare dell’Ospedale di Chieti; un vademecum di facile consultazione condivisa con i pediatri di famiglia per aiutarli a rispondere alle domande dei genitori di bambini che si apprestano a eseguire l’esame; una guida sintetica sui comportamenti da tenersi al rientro a casa del piccolo paziente: sono alcune delle iniziative per l’umanizzazione delle procedure diagnostiche che la Medicina nucleare teatina, diretta da Gianluigi Martino, ha attuato in un progetto che sarà presentato mercoledì prossimo, 19 dicembre, in occasione del Quality & safety Day della Asl Lanciano Vasto Chieti, in programma presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università di Chieti dalle ore 8 alle 14.

«Oltre a rendere più semplici e comprensibili le modalità di informazione – spiega Gianluigi Martino – ci siamo impegnati per realizzare ambienti a misura di bambino e per migliorare l’accoglienza. Oltre al “diploma del coraggio”, ad alcuni bambini lasciamo anche portare a casa il giocattolino che diamo loro nell’attesa di eseguire la scintigrafia, magari con la promessa di riportarci un loro oggettino al momento del ritiro della risposta. Finora abbiamo consegnato 102 guide ai genitori e raccolto oltre 150 schede di gradimento da parte dei genitori. I medici forniscono anche telefonicamente informazioni ai genitori, rispondendo a tutte le loro domande».

Va sottolineato che a Chieti tutti gli esami scintigrafici pediatrici sono refertati entro un massimo di sette giorni ed eseguiti possibilmente nelle date richieste dai genitori e, comunque, non oltre i 20 giorni dalla prenotazione.

Il progetto ha avuto come obiettivo anche il rafforzamento della rete con i pediatri, i neonatologi e le unità operative che in Abruzzo si occupano della diagnosi e della cura delle più frequenti nefro-uropatie malformative congenite e patologie flogistiche dello scheletro in età pediatrica.

Nell’eventualità di un approccio chirurgico, l’équipe della Chirurgia pediatrica dell’Ospedale di Pescara, diretta da Pierluigi Lelli Chiesa, rappresenta una delle massime espressioni nel trattamento delle nefro-uropatie malformative. Al progetto ha collaborato la stessa Chirurgia pediatrica di Pescara, la Clinica pediatrica di Chieti diretta da Angelika Mohn, la Neonatologia e terapia intensiva neonatale di Chieti diretta da Patrizia Brindisino, la Pediatria a indirizzo reumatologico di Chieti di cui è responsabile Luciana Breda, nonché la segreteria della Federazione italiana medici pediatri della provincia di Chieti, di cui è responsabile Vincenzo D’Onofrio.

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