Una migliore gestione dell’area protetta, coniugando la conservazione e la tutela degli habitat dunali con la fruizione turistica. Risponde a queste finalità il disciplinare della riserva naturale “Marina di Vasto” presentato nel corso di un incontro agli operatori che hanno le loro attività (alberghi e stabilimenti balneari) in quella zona dai rappresentanti di Iaap (Istituto per le aree protette), Wwf e Legambiente.
In rappresentanza della gestione della riserva erano presenti Andrea Natale, Giuseppe Di Marco, Michele Ciffolilli, Francesco Iannotta, Paolo Franchella e la Maria Carla De Francesco del Centro Studi Demetra che ha collaborato, con l’Università degli Studi del Molise e con lo Iaap, alla stesura del documento.
Il disciplinare consentirà al comune di Vasto e alle attività turistico-ricettive una migliore gestione ordinaria e straordinaria dell’area protetta, rendendo operative le misure di conservazione degli habitat dunali previste dal piano di gestione dell’area Sic (sito di interesse comunitario) approvato dalla Regione Abruzzo nei mesi scorsi.
La finalità è quella di garantire la tutela ambientale e, allo stesso tempo, una migliore fruizione turistica della riserva “Marina di Vasto”. Un obiettivo non facile da raggiungere senza il fattivo coinvolgimento degli operatori e la loro sensibilizzazione.
“In un anno e mezzo abbiamo costruito un lavoro di squadra e creato le basi per uno scenario di sostenibilità ambientale della nostra città dove si incastrano bellezze naturalistiche dell’aria Sic con infrastrutture esistenti come la pista ciclabile e il percorso pedonale di nuova realizzazione”, commenta l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, “la valorizzazione della riserva, nei suoi aspetti della conservazione e della promozione, è una missione dell’amministrazione comunale e stiamo iniziando a raccogliere i primi risultati grazie anche al coinvolgimento dei portatori di interesse. Ci saranno ulteriori incontri di approfondimento sulle diverse specificità”, promette la delegata della giunta guidata da Francesco Menna.
Riconosciuto come sito di interesse comunitario, la riserva – che si estende per circa 60 ettari – si caratterizza per l’ambiente dunale e la tipica vegetazione protetta con piante come la Cakile marittima (ruchetta di mare), la Elytrigia juncea (agropiro) e l’Ammophila littoralis.
Anna Bontempo (Il Centro)