“Io non sarò il candidato di Vasto perché se vuoi bene a questa città, devi pensarla interconnessa, in un destino comune, con tutto il resto del territorio regionale e oltre”. Si è presentato così Michele Suriani, 38 anni, ingegnere, già vice-direttore regionale dell’Agenzia del Demanio delle Marche, attualmente nella Direzione generale di Roma, primo candidato ad essere sceso in campo per le elezioni regionali d’Abruzzo del 10 febbraio prossimo, con “Popolari per l’Italia”, che farà parte della coalizione del centrodestra.
Assieme a Suriani nella gremita sala congressi “Aldo Moro” degli ex palazzi scolastici, c’erano l’ex ministro della Difesa Mario Mauro, fondatore e leader nazionale di Popolari per l’Italia, Vincenzo Niro l’assessore regionale ai lavori pubblici della Regione Molise, eletto con la lista di Popolari dell’Italia, Roberto Assenti, coordinatore regionale del partito in Abruzzo, e Andrea D’Alleva, coordinatore politico.
“In Abruzzo serve una nuova identità”, ha detto il candidato, “che vada oltre il deleterio localismo tracciato dal corso dei fiumi e dalle montagne. Io non sarò il candidato di Vasto, perché se vuoi bene a questa città, devi pensarla interconnessa con tutto il resto del territorio regionale e oltre. Va ricostituito un rapporto di fiducia e trasparenza tra ente regionale e cittadini. E’ dunque importante realizzare periodicamente”, ha spiegato il candidato di Popolari per l’Italia, “ un bilancio dei servizi, che aggiorni nel dettaglio sullo stato di efficienza di tutte le prestazioni erogate, nel settore dell’assistenza e delle politiche sociali, del trasposto pubblico locale, del servizio idrico, ed anche sul monitoraggio ambientale e della qualità dell’aria. In un’ottica manageriale, con un computo documentato dei costi e dei benefici, degli obiettivi e dei risultati ottenuti”.
Anna Bontempo (Il Centro)