Ferito e con la macchina distrutta. E’ quello che è capitato ad un professionista vastese qualche giorno fa all’ingresso della Riserva di Punta Aderci. Tutta colpa di un incontro ravvicinato con un cinghiale che dopo l’urto si è allontanato come se nulla fosse. Non è stato piacevole neppure quello che è successo qualche tempo fa ad un fotoamatore che appassionato di fotografia si è fermato nella Riserva. Tornando verso la macchina che aveva lasciato nel parcheggio si è trovato davanti una ventina di cinghiali: diversi adulti con i loro cuccioli. Lui si è fermato. Non sapeva cosa fare. Anche loro si sono fermati e lo fissavano. Piano piano è riuscito ad arrivare alla macchina, è salito, ha messo in moto ed è tornato a casa.
” Fate qualcosa per risolvere questo problema”,chiedono i cittadini. L’associazione Terre di Punta Aderci ci sta provando. Nonostante il periodo natalizio l’associazione diretta dall’ingegnere Alessandro Roselli continua la raccolta firme finalizzata a chiedere interventi di controllo della popolazione di ungulati. Sabato 22 dicembre l’associazione si è ritrovata con un importante appuntamento in piazza Lucio Valerio Pudente nel centro di Vasto.
” E’ andata molto bene”, dice Roselli. “Ad oggi grazie alla raccolta firme organizzata in occasione di eventi, a Vasto e nei comuni limitrofi sono state raccolte oltre 2000 firme. Va sottolineata la proficua collaborazione delle amministrazioni comunali di Vasto, Pollutri, Casalbordino e Torino di Sangro”, aggiunge l’ingegnere Roselli. ” I cittadini chiedono ad unanime voce una urgente e tempestiva azione da parte delle autorità preposte nella gestione dei cinghiali. Si tratta di un tema sentito dalla popolazione che spesso purtroppo viene utilizzato a fini politici e propagandistici, ma mai realmente affrontato. L’associazione Terre di Punta Aderci, ricostituita lo scorso maggio, tra le sue varie attività ha deciso di sposare la causa facendosi portavoce dei timori e del malcontento della popolazione, sempre più preoccupata per la massiccia e incontrollata presenza di ungulati sul territorio”.
I Comuni e la Provincia puntano sul selecontrollo. Un gruppo di volontari, appositamente abilitato, coordinato dal comandante Antonio Miri della polizia provinciale, guidato da Nicola Carbone, ha abbattuto in tre mesi, solo a Vasto, 60 cinghiali. Gli ungulati però sono ormai tantissimi. I cinghiali rappresentano una minaccia per le colture agricole e sono responsabili molto spesso anche di incidenti stradali o pericolosi incontri ravvicinati. Sono molti i cittadini che invocano l’autorizzazione a cacciare gli ungulati in luoghi come la Riserva dove ci sono tante persone indifese e bambini. Il problema purtroppo trascurato per anni non potrà essere risolto tanto rapidamente. I cinghiali si riproducono rapidamente.
I risultati della petizione promossa dall’associazione Terre di Punta Aderci saranno sottoposti all’attenzione del sindaco Francesco Menna.
Paola Calvano (il centro)