Non si fa in tempo a segnalarne una che ne spunta un’altra. Aumentano a vista d’occhio le micro discariche abusive che proliferano soprattutto nelle zone periferiche cittadine. Ne sanno qualcosa i residenti di via Fonte Fico alle prese quotidianamente con l’abbandono dei rifiuti. C’è chi, nonostante il servizio porta a porta, di fare la raccolta differenziata non ha proprio voglia: si carica il pattume in macchina e và a buttarlo in campagna lontano da occhi indiscreti.
“Non sappiamo più cosa fare”, allarga le braccia un professionista che insieme alla famiglia abita in via Fonte Fico, “non si limitano ad abbandonare i rifiuti tra la vegetazione, ma li buttano anche in un canale che li riverserà in mare. Un comportamento da criminali. Quello che non si riesce a capire è cosa deve fare un cittadino per far bonificare l’area e vigilare sulla situazione”.
Il riferimento è alle continue segnalazioni che i residenti hanno fatto in questi mesi agli ispettori ambientali, alle guardie volontarie Geav, ai carabinieri forestali e alla Pulchra. Sono intervenuti tutti, ma il problema lungi dal diradarsi, aumenta in maniera impressionante. Insomma, non è piacevole uscire di casa al mattino e trovarsi a due passi dalla porta cumuli di spazzatura che, nottetempo, qualcuno ha deciso di buttare in quella zona. La situazione, a detta di chi abita in via Fonte Fico, è diventata insostenibile.
Lo scorso mese di ottobre erano stati i volontari Geav (guardie ambientali ecologiche) a rinvenire un grosso quantitativo di rifiuti nel canale che costeggia via Fonte Fico, tra cui barattoli di pomodoro, lattine di olio da dieci litri, blister vuoti di farmaci antidolorifici, concimi per terreno, diserbanti e perfino un sacco nero contenente centinaia di buste con l’intestazione della Pulchra, la società che per conto del Comune si occupa del servizio di igiene urbana. Il materiale era occultato fra la fitta vegetazione di canne, luogo scelto dagli incivili di turno per abbandonare quello che sarebbe dovuto finire nei contenitori della raccolta differenziata dopo essere stato opportunamente selezionato. In quella occasione i volontari scattarono foto e confezionarono anche un video che misero a disposizione della polizia municipale. Vennero allertati anche i carabinieri forestali.
Anna Bontempo (Il Centro)